Il dibattito

A Castellamonte si parla di sociale, ma un incontro solo non basta

Ottima partecipazione all'evento organizzato dal Comune ieri sera, martedì 5 marzo 2024, al Centro Congressi Martinetti

A Castellamonte si parla di sociale, ma un incontro solo non basta
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A Castellamonte si parla di sociale: ottima partecipazione all'evento organizzato dal Comune ieri sera, martedì 5 marzo 2024, al Centro Congressi Martinetti. Ma i temi in ballo sono tanti e un incontro solo non è sufficiente.

A Castellamonte si parla di sociale

Disagio abitativo, emergenza migranti, disabilità, povertà, assistenza agli anziani. Sono solo alcuni dei temi trattati nella serata di ieri, martedì 5 marzo 2024, durante l'incontro organizzato dall'Amministrazione comunale presso il Centro Congressi Martinetti.  "Parliamo di sociale" il titolo eloquente dell'evento che è stato introdotto dal sindaco Pasquale Mazza, e che ha poi visto alternarsi gli interventi di Monica Canalis, consigliera regionale in quota PD, Lucia Valente, vicesindaca di Favria e Alessandro Musso, consigliere delegato e capogruppo di maggioranza di Castellamonte. Nel corso della serata si sono evidenziati i principali problemi del territorio relativi alla sfera sociale, rilevando ciò che si è fatto, ciò che si sta facendo (progetti e iniziative: Valente ha ricordato, per esempio, l'esperienza dei Caffè Alzheimer) e ciò che ancora resta da fare. Un elemento essenziale, tra quelli emersi, è la carenza di fondi a disposizione dei comuni per mettere in campo efficaci misure socio-assistenziali. Parte più "sostanziosa" dell'incontro è stato però il dibattito finale con il pubblico, momento che ha visto confrontarsi rappresentanti del Ciss 38 con il segretario della Lega 34 Spi- Cigl Alfredo Ghella. Insomma, moltissimi gli argomenti in ballo, troppi per essere esauriti in un singolo, come ha notato anche il consigliere Mussi: "Dovremmo trovarci un'altra volta e parlarne ancora".

Un anno difficile

Nel suo intervento Musso ha ribadito quanto da lui già affermato durante la conferenza di fine anno lo scorso dicembre, ossia che "siamo preoccupati perché il 2024 è l’anno che da gennaio vedrà la scomparsa del Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito dall’assegno di inclusione , cioè una misura che perde la componente di universalità che aveva l’RdC. Dovremo quindi lavorare e trovare fondi, battere cassa interloquendo con la Città Metropolitana, la Regione e anche con il Governo. Noi ad oggi non abbiamo sufficienti risorse per far fronte a tutte le richieste che ci perverranno. Già il 2023 è stato un anno difficile, abbiamo avuto tanti sfratti, un problema che tocca tutte le estrazioni".

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