ora scatta la segnalazione

Alla stazione di Volpiano regnano vandali e degrado

La protesta «ufficiale» di una cittadina che ritiene che la situazione sia ormai diventata inaccettabile

Alla stazione di Volpiano regnano vandali e degrado
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Alla stazione di Volpiano regnano vandali e degrado: ora scatta la segnalazione a Trenitalia.

Alla stazione di Volpiano

Il tempo dei sussurri solitari è finito. Serve un coro di protesta, collettivo, e forse qualcosa può cambiare. È il monito che arriva da una cittadina di Volpiano, che ha deciso di non assuefarsi all’indignazione e di presentare un reclamo formale a Trenitalia, denunciando le condizioni inaccettabili della stazione ferroviaria del paese. Il reclamo, protocollato alla biglietteria della stazione di Settimo il 19 giugno, è il primo segnale concreto di una protesta che – si spera – possa coinvolgere sempre più persone. «Prendo il treno un paio di volte al mese – racconta –, ma mi stringe il cuore ogni volta che guardo lo stato della nostra stazione ferroviaria. Talvolta mi disgusto pure. E penso a chi deve utilizzarla ogni giorno per tutto l’anno: che tristezza! Ho scritto a Rete Ferroviaria Italiana senza naturalmente ricevere risposta, allora ho segnalato i disagi ad un nostro amministratore locale: spero che Rfi ascolti loro, visto che gli utenti li ignora. Alla fine ho fatto un reclamo scritto a mano presso la stazione di Settimo, l’unica in cui c’è un essere umano con cui parlare».

Degrado

L’utente passa poi a descrivere, con lucidità e amarezza, una realtà sotto gli occhi di tutti ormai da troppo tempo: «Cestini stracolmi, la sede dei binari che è una discarica di immondizia, cicche ovunque perché non c'è un posacenere per spegnere le sigarette, calcinacci lungo la banchina numero 1, grondaie bucate (chissà se sono pericolanti?), sala d’aspetto chiusa perché vandalizzata, immondizie sparse lungo il lato nord lasciate da bivaccanti che utilizzano la stazione come luogo di ritrovo, macchinetta per l’acquisto di biglietti che spesso non accetta il bancomat…». L’elenco è impietoso e non lascia spazio a interpretazioni: inciviltà, scarsa educazione, assenza di senso civico. Ma non solo. A peggiorare la situazione contribuiscono anche problemi strutturali, manutenzione insufficiente, mancanza di presidi e totale assenza di cura quotidiana.

Grido d'allarme

«La responsabilità – precisa l’utente – è parimenti condivisa tra Rfi, parte degli utenti e i bivaccanti». Alcuni mesi fa un giovane ragazzo volpianese si era preso la briga di ripulire da solo i binari della stazione. Un gesto lodevole, ma purtroppo vano: i rifiuti sono ricomparsi nel giro di poco tempo. «Il problema è che vengono spesso gettati deliberatamente sulla massicciata», prosegue la segnalazione, che non si ferma alla denuncia, ma vuole essere un appello aperto: «Quello che vorrei comunicare è che una singola voce non basta per risolvere un problema che è strutturale. Sarebbe bello se tanti utenti facessero sentire la propria voce. O anche semplici volpianesi: che immagine diamo di Volpiano con una stazione così? Sporca, derelitta, senza servizi». Un grido d’allarme che potrebbe segnare l’inizio di una presa di coscienza collettiva. Perché le stazioni, come le città, non si cambiano da sole. E nemmeno con una sola voce. Serve un coro.