cuorgnè

Aperta la mostra sul Grignolio

Inaugurata l’esposizione di opere del pittore locale

Aperta la mostra sul Grignolio
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Aperta la mostra sul Grignolio

Sarà visitabile fino al 30 gennaio

Sarà visitabile fino al 30 gennaio la mostra sul pittore cuorgnatese Lino Grignolio che è stata inaugurata lo scorso venerdì negli spazi della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea del Canavese, nel Polo Museale alla Ex Manifattura di Cuorgnè. Una sessantina le opere in esposizione installate nei passi di scorrimento della Galleria. Si tratta prevalentemente di dipinti, ma sono presenti, proprio all’ingresso, due busti raffiguranti i genitori dell’artista, posati sul suo tavolo di lavoro, dove ancora è visibile il suo nome sul bordo del cassetto. A tagliare il nastro il Sindaco Giovanna Cresto, che insieme a Marco Cima, presidente del Cesma, ente che ha in gestione la galleria, ha poi fatto strada al folto pubblico fino alla saletta in fondo all’esposizione, dove è stato ricordato l’autore. «Lino Grignolio è un nostro concittadino che ha avuto una vita molto difficile - ha evidenziato la Sindaco -. Ha avuto una vita breve, è venuto a mancare a solo 46 anni, ma nonostante ciò il suo ricordo nei cuorgnatesi è ancora vivo». Infatti quando si è deciso di provare ad allestire la mostra e si sono iniziate a cercare le opere, c’è stato una passaparola generale che ha, alla fine, portato a individuto circa sessanta opere. Di queste, ha poi spiegato Cima, non tutte sono state esposte, perché alcune di dimensioni troppo grandi. A tratteggiare l’opera di Grignolio Giovanni Bertotti e Cima, che tra l’altro hanno evidenziato la difficoltà di sistemare alcuni disegni, visto che erano stati effettuati o su cartone o su sacchi di iuta di recupero. L’artista era infatti abituato, anche per le sue ristrettezze economiche, a utilizzare materiali di recupero, arrivando a farsi da solo i pennelli con peli raccolti dal macellaio. A ricordare Grignolio anche chi l’ha conosciuto direttamente, con aneddoti vari, come il fatto che amasse dipingere montagne di Alpette, dove si recava soprattutto il giovedì, aprofittando delle corriere che portavano la gente al mercato di Cuorgnè.

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