Balangero, un nuovo defibrillatore in ricordo di Carlo Vernoli: “Un dono per salvare vite”
Installato presso la chiesa La Consolata, il dispositivo salvavita è stato donato dalla famiglia Vernoli

Balangero, un nuovo defibrillatore in ricordo di Carlo Vernoli: “Un dono per salvare vite”. Installato presso la chiesa La Consolata, il dispositivo salvavita è stato donato dalla famiglia Vernoli. Il sindaco Romeo: “Un gesto di memoria attiva e amore per la comunità”.
Un nuovo defibrillatore in ricordo di Carlo Vernoli
Da sabato 26 aprile Balangero ha un nuovo defibrillatore, a disposizione della cittadinanza. Questo dispositivo, che si spererebbe di mai usare, è però indispensabile in caso di emergenza. Può infatti ridurre altamente i danni provocati da arresto cardiaco, che risulta tra le cause più alte di mortalità. Posizionato presso la porta d'ingresso della chiesa "La Consolata", è facilmente accessibile per un uso tempestivo.
La cerimonia di consegna
Il dono è stato siglato ufficialmente da una cerimonia semplice e significativa, alle ore 17,30 prima della S. Messa prefestiva delle 18. Erano presenti i famigliari di Carlo Vernoli, balangerese deceduto il 21 ottobre 2024, che aveva manifestato il desiderio di offrire un defibrillatore per pubblica utilità. Accanto al parroco don Luigi Magnano, è accorso anche il primo cittadino Franco Romeo con il vicesindaco Stefano Rossi. "Il farmacista" - come è conosciuto - ha offerto la teca, perchè fosse a norma e protetto il dispositivo, custodito in luogo esterno.
Il discorso del sindaco
«Carlo Vernoli è stato una persona speciale - ha detto il sindaco - che ha condotto una vita di pari passo con la società, ed ha saputo essere attivo e di servizio nel paese. Finchè le persone sono in vita sono loro a testimoniare. Quando poi le persone muoiono dobbiamo recuperare con la memoria la loro presenza attiva. Il compito dell'Amministrazione è rendere il paese migliore, anche conservando la memoria. Con Carlo Vernoli si è spenta una voce particolare, perchè era una persona di grandi qualità, oggi rare. Ringrazio la famiglia che ha voluto ricordarlo con la messa a disposizione di un mezzo che può essere utile per salvare la vita. Ringrazio gli Alpini, di cui Carlo è stato sempre attivo componente. Ringrazio per l' opportunità che mi viene concessa per manifestare il mio deferente rispetto nei suoi confronti».
Scoperto dai pronipoti
Sotto lo sguardo delle figlie Barbara ed Elda, sono stati i pronipoti Mia, Carlo, Margherita, Michele, Elia (dai 10 ai 3 anni) a scoprire il defibrillatore. Dopo la benedizione, da parte del parte del Parroco, ancora un grazie della famiglia per le offerte ricevute, al dottor Rossi per la teca, al Gruppo Alpini per il lavoro e la collaborazione, al Sindaco per la vicinanza, a Don Luigi disponibile per l' alloggiamento e a tutti coloro che hanno partecipato a "festeggiare i 90 anni di Carlo Vernoli".
Per lui - falegname da ragazzo, poi telegrafista, impiegato alla Sip, scenografo e amante della storia- il Comune è cardioprotetto.