violenza di genere

Casa delle Donne: 52 accessi all'anno sono ancora troppi

Intervista alla volontaria e counselor Gabriella Zaccagnini

Casa delle Donne: 52 accessi all'anno sono ancora troppi
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Casa delle Donne, intervista alla volontaria e counselor Gabriella Zaccagnini. Nel 2023 registrati 52 accessi.

Casa delle Donne

Violenza fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking. E’ il triste «ventaglio» di casi con cui, giorno per giorno, continua a confrontarsi la Casa delle Donne, associazione che dal 1989 fornisce sostegno alle donne colpite da discriminazione di genere di qualsiasi forma, e opera in tutta la realtà canavesana (con due sportelli di ascolto a Ivrea e Cuorgnè). A delineare un quadro aggiornato del fenomeno in Canavese è la volontaria e counselor, nonché membro di Donne Oltre, Gabriella Zaccagnini : «Nel 2023 abbiamo avuto 52 accessi, mentre solo nei primi 2024 se n’è registrata una decina, che non è poco. Per accessi intendiamo la presa in carico di una situazione; a volte il contatto resta semplicemente telefonico, ma ci sono casi in cui le donne che si rivolgono a noi necessitano di assistenza legale. Noi forniamo un primo colloquio gratuito, poi come evolverà il rapporto con l'avvocato dipende dalla situazione e dalle circostanze. Si tratta di percorsi che possono essere anche molto lunghi».

Un problema trasversale

Quello della violenza di genere, spiega Zaccagnini, è un problema trasversale, che può riguardare tutte le età, le etnie (e un’ulteriore complicazione spesso è data proprio dalle differenze culturali, di cui bisogna tenere conto) e le estrazioni sociali. Preoccupante è l’aumento di casi anche tra adolescenti, «che palesa l’urgenza di attività scolastiche di alfabetizzazione delle emozioni», afferma la volontaria. A volte, poi, a rivolgersi alla Casa sono persone non residenti in Alto Canavese o nell’Eporediese: «Si tratta di donne indirizzate a noi dai centri antiviolenza proprio per mettere una distanza con il luogo in cui hanno subito l’abuso. In questo senso ricordo il caso di una lavoratrice della cintura torinese vittima di violenze da parte del proprio responsabile. Una situazione grave, da codice rosso».

Un passo da compiere: centri anche per i maltrattanti

Uno degli obiettivi importanti da raggiungere, cui sta lavorando l'associazione Violetta La Forza delle Donne, è quello di portare anche a Ivrea un centro di ascolto anche per i maltrattanti, al quale possano rivolgersi gli uomini che capiscono di stare assumendo comportamenti violenti o tossici. Le volontarie della Casa delle Donne saranno presenti in sala Santa Marta venerdì 22 marzo 2024 per un reading che vede la collaborazione con professori e ragazzi di liceo.

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