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Casa di Comunità, l’amianto rallenta i lavori e fa slittare i tempi di consegna

Il direttore generale di Asl To 4 Vercellino: «Per Castellamonte con ogni probabilità chiederemo una proroga»

Casa di Comunità, l’amianto rallenta i lavori e fa slittare i tempi di consegna
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Casa di Comunità, l’amianto rallenta i lavori e fa slittare i tempi di consegna

Il punto della situazione

È Castellamonte il caso più problematico tra quelli illustrati dal direttore generale di Asl To 4 Luigi Vercellino, che la scorsa settimana ha voluto fare pubblicamente il punto della situazione per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori per la realizzazione delle Case di Comunità e Ospedali di Comunità sul territorio. Un resoconto fornito all’indomani di un incontro in Regione sullo stesso tema, durante il quale, ha spiegato Vercellino: «tutti i progetti sono stati confermati: Nessun intervento è a rischio, saranno tutti portati a termine». Si tratta della realizzazione, in area Asl To4, di 10 Case di Comunità (4 in Canavese: Rivarolo, Castellamonte, Leinì e Ivrea) e 3 Ospedali di Comunità (anche a Castellamonte), finanziati con fondi Pnrr (circa 18 milioni per le une e 8 milioni per gli altri). Obiettivi che, dunque, non sono stati messi in discussione, ma «dovremo correre. Ci sono stati problemi di varia natura che hanno causato allungamenti nelle tempistiche».

L’ex ospedale di piazzale Nenni

Il caso più emblematico, si diceva, riguarda la città della ceramica: qui il ritrovamento di amianto nella struttura dell’ex ospedale di piazzale Nenni, e quindi la necessità di procedere alle bonifiche, sta provocando ritardi sul cronoprogramma dei lavori: «Per Castellamonte con ogni probabilità chiederemo una proroga – ha precisato Vercellino – La consegna sarà sicuramente posteriore al primo trimestre del 2026. Per quanto riguarda tutti gli altri interventi, lavoreremo per chiuderli entro le scadenze stabilite, tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026». In ogni caso, «da parte della Regione abbiamo riscontrato pieno sostegno, anche laddove vi sono le maggiori criticità». A Castellamonte la realizzazione della nuova casa di comunità cuba 1.724.500 euro (1 milione e 485 mila da Pnrr, 239 mila da fondi statali), l’ospedale di comunità 2.854.300 (2.460.500 da Pnrr e 393.800 di fondi statali).

Le Centrali Operative Territoriali

Il direttore generale ha anche ragguagliato circa le nuove Centrali Operative Territoriali (COT), una delle quali è stata inaugurata lo scorso febbraio sempre presso il presidio sanitario castellamontese: «Le centrali sono state tutte realizzate, ma ora dobbiamo capire come portarle a regime, perché l’obiettivo è che diventino i registi della presa in carico della cronicità. Non basta avere le risorse umane, serve che le Cot siano dotate di strumenti, device, software. Verrà istituito un tavolo per definire un modello di funzionamento, probabilmente da un sistema sperimentale in un distretto da estendere gradualmente agli altri».

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