uno scenario lunare

Ceresole, lago completamente asciutto e venti a 90 km orari

Nella regione si sono registrate anche morie di pesci autoctoni.

Ceresole, lago completamente asciutto e venti a 90 km orari
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Uno «spettacolo» spettrale, dai contorni quasi «lunari». Le immagini scattate lunedì 21 febbraio a Ceresole Reale, mostrano il grande lago artificiale completamente asciutto.

Lago asciutto e forti venti

Non si assisteva ad un panorama simile, con una scarsità d’acqua a questi livelli, da almeno 65 anni, ricordano gli esperti. E a rendere ancora tutto più inquietante, cartina tornasole dei mutamenti climatici che stanno facendo soffrire la Terra, il forte vento che soffiava a 90 chilometri orari. Una situazione molto grave di cui l’Osservatorio ANBI (Associazione nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e acque irrigue) fa un’analisi dalle tinte molto fosche.
Le poche piogge degli ultimi mesi sono utili a ristorare solo i livelli superficiali dei terreni, ma non certo ad incidere sulla “grande sete”, che sta colpendo vaste aree d’Italia: è questa la fotografia, che dà il report settimanale sulle Risorse Idriche alle piogge cadute sulla Penisola e che, in attesa del ritorno ad una situazione idroclimatica normale dopo un inverno insolitamente secco, tornano a disegnare un’Italia meteorologicamente “a macchia di leopardo”, dove la scarsità idrica continua a caratterizzare il periodo.

La “siccità idrologica invernale” è la più grave da 30 anni

Dopo 60 giorni senza significativi eventi meteo (da ottobre sono caduti 100 millimetri in meno di pioggia, cioè -25% rispetto alla media storica), la situazione generale nel distretto del Po sta leggermente migliorando, ma la crisi idrica, registrata finora e l’aridità dei suoli, unite a temperature sopra la media ed all’assenza di precipitazioni in quota, hanno generato marcate criticità, incidendo soprattutto sugli equilibri degli habitat e dell’agricoltura. Questa condizione di “siccità idrologica invernale” è la più grave da 30 anni anche per i corsi d’acqua tributari, toccando portate ridotte anche del 50%. Nevi da record negativo e piogge scarse si segnalano in Val d’Aosta, anche se la Dora Baltea risulta in leggera ripresa. Anche in Piemonte è piovuto poco (-80%) e c’è stato un repentino calo di temperatura.

Morie di pesci autoctoni

Nella regione si sono registrate morie di pesci autoctoni, causate dal notevole stress dei flussi nelle zone umide ed anche numerose tipologie di piante mostrano evidenti segni di difficoltà.
«Stanti le attuali condizioni idriche e climatiche su vaste zone d’Italia, è prevedibile un forte aggravio delle bollette energetiche per i Consorzi di bonifica ed irrigazione, dovuto ai maggiori oneri di prelievo idrico per il servizio irriguo, cui si aggiungono gli enormi rincari nei costi dell’energia – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI».

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