Chernobyl Smile il progetto dell'Unitalsi

Dopo diverse difficoltà incontrate lungo il percorso, soprattutto legate ai tagli che hanno investito anche il settore del non profit, i  bimbi sono in arrivo

Chernobyl Smile il progetto dell'Unitalsi
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Chernobyl Smile il progetto dell'Unitalsi.

Chernobyl Smile

Entra nel vivo Chernobyl Smile, il progetto dell'Unitalsi di Ivrea. Dopo diverse difficoltà incontrate lungo il percorso, soprattutto legate ai tagli che hanno investito anche il settore del non profit, i  bimbi sono in arrivo.  I fondi raccolti attraverso le diverse iniziative  consentiranno di portarli a Borghetto.

La vacanza per i 50 bimbi

Alcuni sono già stati altri invece, su decisione delle autorità bielorusse, saranno i nuovi. Quest’anno infatti, rispetto al 2017, saranno più di dieci i bimbi che dovranno rimanere “a casa”, nei loro grigi orfanotrofi bielorussi. Questo è uno dei problemi più significativi che ha generato sofferenza e senso di impotenza.

Il commento degli organizzatori

Questo malessere lo avvertiamo generalmente tutte le volte che ci troviamo costretti ad esonerare qualcuno da un'attività. Ma è ancora più straziante quando ad essere escluso è un bambino a cui non vengono offerte altre alternative. Il viaggio a Borghetto infatti viene percepito dai bambini non solo come una semplice vacanza ma rappresenta molto di più.

I volontari Unitasi

Per essere volontario alla Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito non servono doti fuori dal comune. Basta la semplicità e la voglia di aiutare gli altri. Quest'anno parteciperanno anche gli studenti del Liceo Botta di Ivrea, guidati dalla professoressa di russo Valeria Kochyan. Si tratta di  un progetto scuola-lavoro che li farà diventare per qualche giorno dei veri volontari. Aiuteranno con le traduzioni da italiano a russo e nelle tante attività ludiche.

Un sostegno all'iniziativa

Chiunque  abbia voglia di provare questa bella ed intensa esperienza di volontariato può contattare il referente del progetto “Chernobyl Smile” Stefano Bersano via email stefano.bersano@gmail.com o telefono al 347.4283074. Non è obbligatorio soggiornare per una  settimana intera ma è possibile fermarsi anche solo un paio di giorni o un fine settimana lungo.

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