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Cinema, al Margherita di Cuorgné e all’Ambra di Valperga: "Venite è sicuro"

Cali impressionanti nelle sale cinema.

Cinema, al Margherita di Cuorgné e all’Ambra di Valperga: "Venite è sicuro"
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Avere legalmente la possibilità di aprire i cinema con una capienza al 100% del totale, non vuol dire che la crisi sia alle spalle. È quanto emerge parlando con Fernando Perona, del cinema Margherita di Cuorgné, e con Nicolò Tomelleri dell’Ambra di Valperga.

Cali impressionanti

«La perdita di ingressi rispetto al periodo pre-pandemia è superiore all’80% - evidenzia Perona, citando i dati nazionali -. Dagli oltre 15milioni di ingressi del 2020 ai meno di 4milioni attuali. E a livello territoriale è anche peggio». Dati confermati anche a Valperga. «Lo scorso sabato avevamo tre pellicole - racconta Tomelleri - Abbiamo avuto 20 ingressi per "Spiderman" e otto per gli altri titoli. Di sabato normalmente facevamo tra le 100 e le 140 presenze!».

Norme rigide in continuo cambiamento

Non aiutano le norme anticovid. «Fino a maggio c’era il coprifuoco e dovevamo programmare i film attorno alle 19 - ricorda Perona - Inoltre c’era l’obbligo di distanziamento tra non familiari, quindi anche gli amici dovevano sedersi distanti». Poi le regole sono andate allentando, ma nella notte tra il 24 e il 25 dicembre dello scorso anno tutto cambia di nuovo. «Durante la notte - spiega Tomelleri - viene introdotto l’obbligo di mascherine Ffp2 e il divieto di mangiare. Io avevo il magazzino pieno per il punto ristoro, ho dovuto chiuderlo e cercare rapidamente delle Ffp2 per poterle fornire ai clienti». Fortunatamente gli spettatori sono sempre “diligenti” e non vi sono mai stati casi di insofferenza.

Pesano anche i titoli

Nella crisi di presenza al cinema, poi, oltre ai timori sanitari e alle norme che penalizzano i rapporti sociali, anche la mancanza di nuovi titoli di richiamo: «Le case di produzione - evidenziano i due gestori - o rimandano le uscite dei blockbuster alla primavera o, addirittura, li fanno uscire sulle loro piattaforme streaming. Normalmente uscivano 10 film a settimana, adesso tre o quattro».

L'appello

Infine un appello agli spettatori: «A livello economico le nostre uscite superano le entrate. Resistiamo per passione e perché speriamo nel futuro. Venite al cinema. È sicuro».

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