Cuorgné

Claudio Bonato è il nuovo capogruppo degli Alpini

Succede a Michele Panifer Suffat, mancato improvvisamente a inizio febbraio

Claudio Bonato è il nuovo capogruppo degli Alpini
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Claudio Bonato è stato eletto nuovo capogruppo degli Alpini di Cuorgné in sostituzione del compianto Michele Panifer Suffat.

Claudio Bonato

È Claudio Bonato il nuovo capogruppo degli alpini di Cuorgnè. Succede a Michele Panifer Suffat, del quale era vice, mancato improvvisamente a inizio febbraio. Il Gruppo Alpini di Cuorgnè ha deciso che sarà Bonato a portare, quindi, a termine il mandato di Panifer Suffat per i prossimi due anni. Il nuovo capogruppo, classe 1949, è stato alpino tra il 1969 e il ’70 e si è avvicinato alle attività dell’Associazione Nazionale Alpini, una volta andato in pensione, nel 2008. «Unico mio problema è che non sono molto tecnologico - scherza -, ma anche grazie all’aiuto del segretario e del tesoriere e degli altri alpini, ritengo che riuscirò a fare il capogruppo senza problemi, anche se devo un po’ prendere la mano nel parlare in pubblico».

La prima uscita ufficiale

Prima uscita ufficiale di Claudio Bonato come guida delle Penne Nere cuorgnatesi sarà sabato prossimo per la Notte delle Candele, quando piazza Morgando sarà il palcoscenico di disegni creati sistemando per terra dei lumini. E tra i partecipanti, annuncia Bonato, vi sarà anche il gruppo degli Alpini con un soggetto a tema. «Con le candele rappresenteremo un cappello degli alpini».

Gli appuntamenti successivi

Appuntamento successivo, a fine mese, sarà il banchetto in piazza per vendere le uova di Pasqua dell’associazione. Dopo di che il gruppo si preparerà all’Adunata Nazionale dall’11 al 14 maggio che si terrà a Udine e alla quale parteciperà anche il gruppo di Cuorgnè. «Al ritorno sarà il momento per un altro banchetto, questa volta di stelle alpine. Come sempre i proventi della vendita saranno donati, ma dobbiamo ancora decidere a quale causa». Ultimo appuntamento già in calendario è, a luglio, la Festa degli Alpini a Cuorgnè. «Dopo di che vedremo, di sicuro continueremo con "opere di bene!».

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