Ivrea

Comitato NO Cava: "Un rimpallo di responsabilità che non ci convince"

Comitato NO Cava: "Un rimpallo di responsabilità che non ci convince"
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Il Comitato NO Cava ha partecipato all'incontro che si è tenuto a Torino con i tra rappresentanti della Città Metropolitana e del Comune di Ivrea

Le criticità sollevate dal comitato

Il 14 luglio 2025 si è tenuta, presso la sede della Città Metropolitana di Torino, una riunione tra rappresentanti della Città Metropolitana, del Comune di Ivrea e alcuni membri del Comitato No Cava, relativa alla procedura di rinnovo dell’autorizzazione per la cava in località San Bernardo,
nel territorio comunale di Ivrea. Il Comitato, tramite un comunicato stampa rende noto di aver presentato "puntuali osservazioni di natura tecnica, ambientale e giuridica, già trasmesse anche per iscritto nei giorni precedenti. Tali osservazioni sono state ritenute rilevanti dalla stessa Città Metropolitana, che ha dichiarato apertamente che oggi, di fronte a una nuova richiesta, l’autorizzazione non verrebbe concessa. Le principali criticità evidenziate riguardano: l'acustica, l'impatto paesaggistico delle dune antirumore, la viabilità, la gestione delle acque meteoriche e la tutela del paesaggio con la compromissione irreversibile di un’area agricola di pregio, riconosciuta come di valore storico e paesaggistico dal Piano Regolatore Generale Comunale. Nonostante queste criticità, la Città Metropolitana ha sostenuto che motivi di natura giuridica impedirebbero di negare il rinnovo dell’autorizzazione, a differenza di quanto sarebbe possibile in caso di una nuova istanza. Inoltre, ha attribuito la responsabilità originaria dell’autorizzazione al Comune di Ivrea, sostenendo che tale scelta complicherebbe un eventuale blocco odierno del procedimento".

Il braccio di ferro prosegue

"Il Comitato No Cava - prosegue il comunicato - ritiene questa impostazione del tutto inaccettabile: considerare il rinnovo come un mero atto burocratico, da confermare automaticamente senza un'analisi di merito aggiornata e puntuale, significa ignorare quanto previsto dall’art. 19 della Legge Regionale 23/2016, che stabilisce che il rinnovo debba seguire le stesse procedure del rilascio originario, incluse le valutazioni ambientali e paesaggistiche e la possibilità di esprimere un motivato diniego. Alla luce delle criticità emerse, il Comitato No Cava ritiene che non sussistano le condizioni per procedere al rinnovo dell’autorizzazione".

Il Comitato: "Chiediamo massima trasparenza"

"Nel corso dell’incontro, il Sindaco di Ivrea ha confermato – a nome della Giunta comunale – la ferma contrarietà all’attivazione della cava e la volontà di adottare tutti i provvedimenti possibili, nell’ambito delle competenze comunali". Il Comitato sollecita ora che questa posizione venga formalmente ribadita anche in sede di Conferenza dei Servizi, programmata per il 21 luglio 2025, in coerenza con la delibera del Consiglio comunale che ha già espresso la volontà dell’Amministrazione di opporsi alla realizzazione della cava. Il Comitato No Cava rinnova la richiesta di massima trasparenza sull’intero iter autorizzativo e sottolinea che gli errori del passato non possono giustificare quelli del presente. Procedere al
rinnovo in queste condizioni significherebbe sommare danni su danni, con gravi conseguenze per l’ambiente, il paesaggio e la comunità locale. Il Comitato continuerà a vigilare, informare e mobilitarsi, e invita cittadini e organi di informazione a non abbassare la guardia.