Ivrea

Espresso a 50 centesimi... se ti porti la tazzina da casa al bar Gioberti di Ivrea

Nel locale inaugurato a breve il museo sul caffè.

Espresso a 50 centesimi... se ti porti la tazzina da casa al bar Gioberti di Ivrea
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Espresso a 50 centesimi... se ti porti la tazzina da casa al bar Gioberti di Ivrea. Nel locale inaugurato a breve il museo sul caffè .

Espresso a 50 centesimi... se ti porti la tazzina da casa

Durante le festività di San Savino in piazza Gioberti, i proprietari dell’omonimo bar, hanno proposto un’iniziativa unica nel suo genere, la possibilità di assaporare il caffè a 0,5 euro. In che modo? A condizione della partecipazione dei clienti nel portarsi la tazzina da casa.

"Il caffè è fatto di emozioni"

A spiegare il significato è Andrea Moretto che insieme alla moglie Laura Perego gestisce in modo etico il locale: «Per noi il caffè è fatto di emozioni e gustare un caffè nella propria tazzina assume un altro sapore. La tazza però non deve essere monouso in quanto vogliamo che questa pratica sia rispettosa dell’ambiente. Inoltre usiamo solo caffè tracciati che rispettino chi lo coltiva con un giusto compenso». A testare il caffè del bar bevuto nella propria tazzina diversi clienti, quasi tutti hanno espresso lo stesso commento: «E’ come bere il caffè del bar a casa». Prima di versare il caffè la tazzina viene scaldata in modo che possa trattenere i profumi e per igiene.

Un museo delle caffettiere

Questa singolare proposta è durata per tutto il periodo delle festività del santo patrono eporediese. Ma l’esperienza che propongono Andrea e Laura non è solo gustativa, ma anche visiva e culturale, infatti chi dovesse entrare nel loro bar scoprirà la particolarità del locale che è anche un museo. Di che cosa? Delle caffettiere, infatti Andrea le colleziona da oltre 20 anni e ne possiede ben 750 pezzi di cui 70 esposte. Tra queste quella che è stata riconosciuta la più piccola caffettiera del mondo che ha una dimensione di soli 12,5 millimetri realizzata da un artigiano eporediese su commissione del proprietario della collezione.
Un’altra qualità che sicuramente colpisce chi varca la soglia del bar-museo è la passione e la competenza con cui Andrea, che ha iniziato a fare questo lavoro nel mese di luglio dello scorso anno, racconta la sua collezione e la storia del caffè, oltre all’attenzione, quasi un rito, con cui prepara e cura l’erogazione della bevanda.  Ora il museo del Caffè nostrano è stato da poco inserito in anteprima nella guida turistica cittadina, mentre l’inaugurazione avverrà appena i lavori di riqualificazione di piazza Gioberti saranno ultimati.

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