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Festeggia i 50 anni con una sfida speciale...

...pedalare da Milano sino al Passo dello Stelvio, completando nell’arco di una giornata ben 256 chilometri.

Festeggia i 50 anni con una sfida speciale...
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Festeggia i 50 anni con una sfida speciale... pedalare da Milano sino al Passo dello Stelvio, completando nell’arco di una giornata ben 256 chilometri.

Festeggia i 50 anni con una sfida speciale...

Una sfida con se stesso, ma anche un «regalo speciale» per festeggiare i primi 50 anni. E’ quello che si è fatto Livio Evangelista, valperghese con una grande passione per lo sport, in particolare il podismo e il ciclismo. Per tagliare a dovere il traguardo del mezzo secolo di vita quale occasione migliore se non... pedalare da Milano sino al Passo dello Stelvio, completando nell’arco di una giornata ben 256 chilometri.

L'idea della sfida

«Con mia moglie Angelica avevamo pensato, appunto, ad una “sfida” particolare per festeggiare al meglio. Inizialmente dovevamo affrontare tale avventura insieme, poi lei ha preferito farmi da “assistenza”, dandomi una mano quando ne avevo bisogno». La scelta di affrontare questa «randonnée» (non era una gara, perché non c’è stata classifica, ma era obbligatorio percorrere un tracciato segnalato, come in una competizione, senza posti tappa per rifocillarsi) è venuta quasi per caso. «Girovagando su internet mi sono imbattuto in questa prima edizione allestita dal Team 101.1 Asd Milano. Con alcuni amici abbiamo iniziato a valutare se presentarci o meno ed alla fine abbiamo detto "sì". Era la fine di aprile... Ho quindi iniziato a prepararmi, con uscite e pedalate costanti che mi permettessero di arrivare allenato. Poi mi sono presentato, due settimane fa, al via da piazza Duomo».

L'impresa

Tante le emozioni provate: «Già il via, alle 5.30 del mattino in una location del genere, ti carica. Lungo il tracciato ho visto paesaggi meravigliosi, ho percorso delle ciclabili incredibili, pedalando lungo il lago di Como, prima del gran finale, con una salita incredibile ed emozionate». Dopo oltre 250 chilometri e 3600 metri di dislivello la gioia per aver tagliato il traguardo è stata grande: «Il tempo complessivo, compreso delle soste, è stato di oltre 13 ore, anche se in realtà ho pedalato per 11 ore e 52 minuti. Quando sono arrivato mi sono reso conto di non aver praticamente sentito la fatica. Era troppa l’adrenalina per aver realizzato questo sogno. E’ stato importante aver lavorato bene di gambe, ma anche di testa, che è determinante quando affronti prove del genere».

Dediche speciali

In attesa di capire se in futuro Livio affronterà qualche nuova impresa, al momento vanno fatte delle dediche speciali: «Una la rivolgo a mio papà, che non ha attraversato un buon periodo, ma che ora sta meglio. L’altra invece va a mia moglie Angelica e mio figlio Alessandro per il supporto nell’impresa, nonché alla mia squadra, la Sutalatur di Salassa, per l’aiuto negli allenamenti».

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