Il progetto

Gattile di Ivrea, una nuova casa per i mici

L'impegno dell'assessore Gabriella Colosso delegata alla tutela degli animali

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Gattile di Ivrea, una nuova casa per i mici.

Gattile di Ivrea

Un nuovo gattile di Ivrea. E’ l’impegno assunto dall’assessore Gabriella Colosso, delegata anche alla tutela degli animali. La struttura attuale si trova a ridosso della palude, quel che resta del lago di Città, al fondo dell’area mercatale. Ospita circa 50 mici, altrettanti sono in affidamento a famiglie. Più di un centinaio i volontari dell’associazione Eporedia Animali, presieduta da Silvia Faggian, da 20 anni ormai impegnata nell’attività, volte anche a seguire le colonie feline, circa 15 in Ivrea, nonché i Comuni eporediesi.

Le criticità anche nell'Eporediese

Quella delle colonie è, infatti, una delle principali criticità: a differenza dei cani, i gatti non hanno l’obbligo di essere «chippati» (diventerebbe non poco difficoltosa la lettura del chip, dovendo catturarli ogni volta). Fondamentali sono, invece, le sterilizzazioni - a cominciare dai gatti domestici - per tenere sotto controllo le colonie feline. Entrambe le precauzioni, chip e sterilizzazioni, devono però fare i conti con i costi da sostenere per le spese veterinarie ed i fondi a disposizione. Nella prevenzione al randagismo utile è poi l’educazione a cominciare dalle scuole, nonché quella civica al fine di sfatare il detto che «il gatto si arrangia». Non è così.

L'assessore Colosso

«La cosa più urgente a livello amministrativo - commenta Colosso - è quella di realizzare un nuovo gattile in un luogo sano e che non sia solo “la casa dei gatti” ma che possa anche ospitare un percorso formativo rivolto alle scuole». E poi prosegue: «Un’altra iniziativa da realizzare è quella di promuovere corsi di formazione rivolti ai volontari, alla Polizia municipale, e a tutte quelle figure che in qualche modo si prendono cura e si avvicinano ai casi che vengono segnalati di volta in volta». Non solo: in campo ci sono anche progetti innovativi, pilota. «Ad esempio ci piacerebbe provare a realizzarne uno nella Casa Circondariale di Ivrea - prosegue l’assessore - dove le persone all’interno si possano prendere cura di alcuni gatti. Un progetto di questo tipo unirebbe un percorso di inclusione sociale all’attività di avvicinamento e sensibilizzazione verso gli animali».

L'appello di Eporedia Animali

E’ invece un appello quello lanciato da Faggian, che nel corso dei 20 anni di volontariato ha costruito con impegno e sacrificio la struttura eporediese. «Le due esigenze principali per la gestione del randagismo felino a Ivrea e dintorni sono prima di tutto la struttura, una struttura nuova, capiente, su un terreno più ampio che possa ospitare i gatti in condizioni adatte a loro». E poi, come secondo punto, rimarca: «La consapevolezza dei sindaci e del loro ruolo sul territorio come gestori della salute anche in ambito veterinario, sapere che loro devono riconoscere e registrare presso l’Asl le colonie feline, sterilizzare a proprie spese i gatti che sono patrimonio disponibile dello stato».

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