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Il brigadiere rivarolese Giuseppe Santopuoli nuovo Commendatore della Repubblica

Riceverà il riconoscimento il prossimo 2 giugno in Prefettura

Il brigadiere rivarolese Giuseppe Santopuoli nuovo Commendatore della Repubblica
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Il brigadiere rivarolese Giuseppe Santopuoli nuovo Commendatore della Repubblica. Riceverà il riconoscimento il prossimo 2 giugno in Prefettura.

Giuseppe Santopuoli nuovo Commendatore della Repubblica

Anche il Consiglio comunale di Rivarolo, durante l’ultima seduta, gli ha reso omaggio, comunicando ai cittadini della sua nomina a Commendatore della Repubblica Italiana, un'onorificenza riconosciuta a pochi, a chi ha servito il Paese in modo esemplare e con grande dedizione e impegno. Giuseppe Santopuoli, brigadiere capo dei carabinieri in congedo da due mesi, riceverà questo riconoscimento il prossimo 2 giugno, in Prefettura.

La carriera

Santopuoli, 60 anni, rivarolese, ha dedicato quarantuno anni della sua vita al servizio dell’Arma e del Paese. Arruolatosi il 4 marzo 1984 proprio a Rivarolo, la sua carriera si è sviluppata inizialmente in Italia: prima alla Stazione Carabinieri di Serravalle Sesia, poi a Borgosesia, Agliè, Ivrea, Caluso, Rivara e nuovamente Agliè, per poi concludersi a Barbania. Un percorso inframezzato da missioni all’estero. Per quasi dieci anni, infatti, Santopuoli ha prestato servizio presso gli uffici degli addetti alla Difesa nelle Ambasciate italiane. Dal 1999 al 2003 è stato a Tunisi, svolgendo attività di rappresentanza per il Ministero della Difesa e lavorando anche nell’ufficio visti. Poi, dal 2010 al 2012, ha operato a Damasco, in Siria, dove ha vissuto l’inizio della Primavera Araba e l'evacuazione insieme alla famiglia. Dopo quella drammatica esperienza, è stato riassegnato all'Ambasciata d'Italia al Cairo, in Egitto, dove ha vissuto ancora una volta le tensioni e le rivolte di quel periodo storico, culminate con una seconda evacuazione. Il suo percorso internazionale si è concluso a Gibuti, in Africa centrale, presso la base di supporto italiana, dove ha partecipato alle operazioni di evacuazione dei cittadini italiani dal Sudan. «Abbiamo accolto circa 250 connazionali — racconta — e il giorno successivo li abbiamo rimpatriati. È stato un grande impegno ma anche una grande soddisfazione». Conoscitore di arabo, francese e inglese, Santopuoli ha saputo costruire ponti culturali fondamentali nei Paesi in cui ha operato. Una passione, quella per il mondo arabo, che ha coltivato anche a livello accademico, laureandosi in Scienze della Formazione con una tesi dedicata alla famiglia islamica in Europa. «Capire le società in cui lavoravo è stato essenziale per poter comunicare e gestire meglio ogni situazione», spiega. Già insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2008 e di Ufficiale nel 2019, lo scorso 27 dicembre ha ricevuto la comunicazione della nomina a Commendatore per il servizio reso al Paese.

Una grande passione

Una carriera vissuta sempre con passione: «Non parlerei mai di difficoltà — sottolinea —. Ho sempre amato il mio lavoro e l’ho vissuto come una missione. Anche in condizioni dure, come a Gibuti con temperature estreme, non ho mai sentito la fatica. Servire l’Italia è stato per me un privilegio».

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