Caselle Torinese

L’abitazione del boss di viale Bona diventerà presto un centro medico

Se n'è discusso nel consiglio di lunedì 22 luglio. L’edificio ha bisogno d’interventi di ristrutturazione

L’abitazione del boss di viale Bona diventerà presto un centro medico
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L’abitazione del boss di viale Bona diventerà presto un centro medico. Se n'è discusso nel consiglio di lunedì 22 luglio. L’edificio ha bisogno d’interventi di ristrutturazione.

L’abitazione del boss di viale Bona diventerà presto un centro medico

La casa del boss di viale Bona diventerà un centro medico. Se n'è discusso nel consiglio di lunedì 22 luglio, grazie alla seguente interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Endrio Milano: «L'attuale Amministrazione comunale ha appena concluso l'iter per l'acquisizione di un'immobile che si trova al civico 43 di viale Bona. Quali sono gli intendimenti rispetto al bene confiscato sopra citato e gli altri beni presenti sul nostro territorio? Lanciamo il messaggio che la legalità può vincere. Molte persone n'erano all'oscuro. Quindi chiedo di rendere visitabile l'immobile, oltre ad aprire un concorso d'idee e organizzare un evento apposito».

L'acquisizione

Ha risposto il sindaco Giuseppe Marsaglia: «Due anni fa quest'Amministrazione ha avviato l'iter per l'acquisizione dell'immobile. Mi preme precisare che per la casa di viale Bona, oltre la divulgazione delle notizia tramite i canali istituzionali, è stata garantita anche tramite social e mezzi stampa, ogni tanto, ma bisogna aumentare. Per l'accesso da parte della popolazione non ci saranno restrizioni. Questo però sarà possibile solamente dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione. Prima di acquisirlo si è dovuto anche indicarne la destinazione. Nel 2022 siamo stati contattati dal responsabile del Comitato di Croce Rossa di Mappano che cercava degli spazi per le attività del sodalizio. Non mi è dispiaciuto avere un posto di primo soccorso a Caselle. Ho avviato le conversazioni con il sodalizio ma a quel punto si è fatta viva la Croce Verde. Dopodiché è intervenuta l'associazione Volto Torino che si è proposta di preparare un bando pubblico. In base ai servizi offerti, erogheremo quelli più opportuni alla cittadinanza. Inoltre abbiamo partecipato a un bando regionale con un progetto da 100.000 euro per ricevere un contributo al fine di recuperare l'edificio. Gli interventi da svolgere riguardano la sostituzione dell'impianto elettrico, la sostituzione dei serramenti e in una mano di bianco».

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