il progetto

L’«Alzheimer Caffè», molto più di un semplice luogo di ritrovo

Dedicato ai malati di demenza senile e alle loro famiglie

L’«Alzheimer Caffè», molto più di un semplice luogo di ritrovo
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L’«Alzheimer Caffè», molto più di un semplice luogo di ritrovo

«Alzheimer Caffè»

L'Alzheimer Caffè rappresenta molto più di un semplice punto d’incontro: è un'opportunità per accedere a informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza. Ma è anche un’opportunità di confronto per i familiari dei malati. Ed è su questo progetto che stanno lavorando Carlo Cazzari e il medico geriatra Giorgio Bertino. Insieme si stanno organizzando per dare vita ad un servizio che non vuol essere solo un luogo di ritrovo, ma un'esperienza; un rifugio informale dove i malati di demenza e i loro familiari possano trovare supporto, connessione e risorse fisiche e mentali per affrontare insieme la sfida di questa malattia insidiosa.

I numeri

In Italia il numero dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione, di cui circa 600 mila con malattia di Alzheimer, e sono circa 3 milioni le persone coinvolte nella loro assistenza, i cosiddetti caregiver, figli e coniugi, spesso anziani anche loro. Numeri importanti che riguardano anche la città di Leini: «Da ciò che sappiamo, afferma Cazzari, i leinicesi con questa forma di malattia sono, ad oggi, circa 120». «La malattia di Alzheimer - spiega il geriatra Bertino - esordisce nella maggior parte dei casi dopo i 60 anni, con un'incidenza che raddoppia ogni cinque anni, arrivando a interessare circa una persona su 3-4 dopo gli 80 anni. Oltre ad isolare il paziente, costringe anche i familiari ad una vita di interdipendenza fortemente a rischio di malattie da stress (disturbi dell’umore, ansia, esaurimento energetico). Ma è proprio qui che la famiglia, così come il malato, ha bisogno di un sostegno e un aiuto concreto”.

Il progetto

Ecco quindi che nasce anche a Leini, proprio su proposta di Cazzari e Bertino, il progetto Caffè Alzheimer per dare vita ad un servizio che non vuol essere solo un luogo di ritrovo, ma un'esperienza, un “posto sicuro” dove i malati di demenza e i loro familiari possono trovare supporto, connessione e risorse per affrontare insieme la sfida di questa malattia insidiosa, un'opportunità per accedere a informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza, una sorta di rete di condivisione e di collaborazione. «Realtà che vorremmo realizzare in tempi relativamente rapidi – affermano Cazzari e Bertino - non appena avremo a disposizione uno spazio con 3 locali: uno dedicato all’accoglienza; uno alla riabilitazione cognitiva dei malati e uno dedicato ai familiari del malato».

Già operativo il primo step

È già operativo un primo step: lo Sportello Alzheimer per informazioni sulla malattia, sulle risorse disponibili, sulla gestione del malato e sulla possibilità di partecipare all’Alzheimer Caffè. Lo Sportello Alzheimer è aperto ogni 4° sabato del mese, dalle 10 alle 12, presso la sede di piazza Vittorio Emanuele II 11(ex. anagrafe). Chi volesse saperne di più, può contattare i volontari via sms o WhatsApp al 389 004 6566, o tramite mail all’indirizzo aclileini@gmail.com o di persona il sabato in ufficio.

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