giorno della memoria

Lidia Maksymowicz ha portato la nostra tofeja anche a Papa Francesco

Una tofeja realizzata da Corrado Camerlo e decorata da Cristina Faccio, negli studi della trasmissione “Che tempo che fa”.

Lidia Maksymowicz ha portato la nostra tofeja anche a Papa Francesco
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Lidia Maksymowicz ha portato la nostra tofeja anche a Papa Francesco.

Lidia Maksymowicz di nuovo in Canavese

Lidia Maksymowicz è tornata in Canavese per presentare la sua biografia, «La bambina che non sapeva odiare. La mia testimonianza», scritta da Paolo Rodari, con la prefazione di Papa Francesco. Lidia Maksymowicz si è fermata a Cuorgnè e a Castellamonte, dove è stata accolta in sala consigliare. «La signora Lidia si è resa disponibile, nonostante i numerosi impegni, rinsaldando il suo legame con la nostra città - ha detto l’assessore alla Cultura Claudio Bethaz - Crediamo sia doveroso rendere omaggio a chi mantiene viva la memoria degli orrori passati, perché siano di monito alle generazioni future. Siamo inoltre onorati del fatto che Lidia, assieme all’associazione La Memoria Viva, sia di fatto un’ambasciatrice castellamontese, portando con sé, assieme ai suoi importanti insegnamenti, anche le eccellenze del nostro comune».

Da Fazio

La protagonista del docufilm ha, infatti, consegnato una tofeja, contenente il suo libro, realizzata da Corrado Camerlo e decorata da Cristina Faccio, negli studi della trasmissione “Che tempo che fa” quando, domenica 23 gennaio, il conduttore Fabio Fazio l’ha intervistata in previsione della Giornata della Memoria. Gli impegni hanno portato Lidia Maksymowicz anche a Roma dove ha donato il simbolo castellamontese sia all’onorevole Giglio Vigna sia, il 26 gennaio, quando si è recata da Papa Francesco e gli ha donato una tofeja bianca.

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