Sindaci per la pace

Pace e disarmo, Ivrea entra in Mayors for Peace

A 77 anni dal lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki,

Pace e disarmo, Ivrea entra in Mayors for Peace
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Pace e disarmo, Ivrea entra in Mayors for Peace.

Pace e disarmo

Per la pace e il disarmo Ivrea ha recentemente ricevuto il “Certification of Membership” da parte di Mayors for Peace, accompagnato da una lettera del Sindaco di Hiroshima e Presidente Mayors for Peace, Kazumi Matsui,
Nello spirito già espresso dal Consiglio comunale con l’approvazione dell’ordine del giorno “Appello per la ratifica del Trattato di disarmo nucleare” il 10 febbraio 2021, la Giunta comunale di Ivrea in data 6 luglio 2021 aveva, infatti, deliberato di aderire alla rete internazionale dei Sindaci per la Pace “Mayors for Peace.

Lo scopo dei sindaci

Il Sindaco di Ivrea ha risposto al Presidente di Mayors for Peace convenendo sulla necessità di politiche della pace in un momento di grande difficoltà per il mondo e sulla necessità di mettere in atto tutte le azioni possibili per fare in modo che cessino le guerre. Lo scopo di "Sindaci per la Pace" è quello di contribuire al raggiungimento di una pace mondiale duratura, sensibilizzando i cittadini del mondo al tema della necessità dell'abolizione totale delle armi nucleari, tramite una stretta solidarietà tra le città associate, e cercando di risolvere problemi cruciali per il genere umano, come la fame e la povertà, il dramma dei rifugiati, le violazioni dei diritti umani e il degrado ambientale.

Il commento di Sertoli

“È sempre più insopportabile - dichiara il Sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli - l’idea stessa di una guerra, di vittime o danni collaterali. E tuttavia, continuiamo ad assistere a conflitti e scontri armati in molte parti del mondo. È più che mai necessario mettere in atto tutte le azioni possibili per portare l’umanità e tutte le Nazioni a ripudiare nei fatti e definitivamente la guerra. Parlare di pace significa viverla ogni giorno, tradurla in pensieri, in gesti semplici che possono cambiare il nostro modo di guardare gli altri e il mondo in cui viviamo. La pace non è delegabile, riguarda ciascuno di noi, al di là delle origini etniche, delle scelte religiose e di vita di ciascuno. Per questo, a 77 anni dal lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, ha sempre più senso parlare di pace, perché il ricordo non si affievolisca col passare del tempo, ma si trasformi in quel terreno su cui coltivare valori di uguaglianza, tolleranza, solidarietà e, appunto, di pace.

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