prestiti d'onore

Pagamenti in ritardo per i dipendenti dei cantieri di lavoro, intervengono Unione Net e Fondazione Operti

A disposizione fino a 15 mila euro per anticipi sui compensi spettanti

Pagamenti in ritardo per i dipendenti dei cantieri di lavoro, intervengono Unione Net e Fondazione Operti
Pubblicato:

Pagamenti in ritardo per i dipendenti dei cantieri di lavoro, intervengono Unione Net e Fondazione Operti che metterà a disposizione fino a 15 mila euro per anticipi sui compensi spettanti.

Intervento di Unione Net e Fondazione Operti

Unione Net e Fondazione Operti insieme per anticipare i pagamenti (dovuti dall’Inps) ai partecipanti ai “cantieri di lavoro”. Tra l’ente sovracomunale e la fondazione è stato siglato un protocollo d’intesa per realizzare il progetto “Prestiti d’onore” che metterà a disposizione fino a 15 mila euro per anticipi sui compensi spettanti.

Pagamenti in ritardo

L’accordo riguarda 17 persone (di cui 14 impiegate a Settimo e 3 a Leini) ma potrà essere esteso anche per le altre municipalità dell’Unione. A causa d’inconvenienti di natura tecnico-organizzativa, l’Inps sta infatti ritardando i pagamenti dei compensi ai lavoratori impegnati nei cantieri di lavoro riservati a persone disoccupate di età uguale o superiore a 45 anni o in condizione di difficoltà segnalate dai servizi sociali.

La soluzione

Per ridurre il disagio arrecato ai lavoratori, l’Unione Net ha proposto alla Fondazione Operti l’utilizzo di una quota delle risorse versate al Fondo So.rri.so. al fine di anticipare parte dei compensi. La Fondazione Operti ha aderito alla richiesta, mettendo a disposizione una quota fino a 15 mila euro a titolo di “prestito d’onore” finalizzata agli anticipi dei compensi a favore dei partecipanti ai cantieri di lavoro. «Ancora una volta, come Unione Net, rispondiamo nell’immediato alle esigenze dei cittadini – interviene Renato Pittalis, sindaco di Leini e Presidente Unione Net - con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Le persone inserite nei cantieri di lavoro, di fatto, lavorano per i comuni, anche se ai loro pagamenti deve provvedere l’Inps. Trattandosi di persone che vivono un periodo di difficoltà, non è per loro possibile affrontare un ritardo. Una situazione di cui ci siamo fatti carico e che abbiamo risolto grazie alla collaborazione con la Fondazione Operti».

Seguici sui nostri canali