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Premio Olivetti a cinque aziende del Canavese

Il riconoscimento è stato assegnato dalla Spille d'Oro al BioIndustry Park di Colleretto Giacosa.

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Premio Olivetti a cinque aziende del Canavese. Il riconoscimento è stato assegnato dalla Spille d'Oro al BioIndustry Park di Colleretto Giacosa.

Premio Olivetti

Impegno nell’innovazione di prodotto e di processo; iniziative di sostenibilità ambientale ed energetica; welfare e sostegno ai collaboratori; radicamento e integrazione con il territorio: sono le caratteristiche che distinguono le aziende vincitrici della seconda edizione del Premio «Camillo e Adriano Olivetti» all’impresa innovativa e responsabile, promosso dalle Spille d’Oro Olivetti.

Le aziende premiate

Si tratta di Bracco Imaging (Colleretto Giacosa), principale sito Ricerca&Sviluppo del gruppo farmaceutico Bracco. Delta Visione (Bairo), che progetta e realizza sistemi di marcatura industriale, di tracciabilità, di visione artificiale e di macchine di selezione. Ergotech (Settimo Vittone), che progetta e realizza componenti termoplastici per diversi settori industriali, tra cui automotive, biomedicale, elettrico, elettronico, del bianco, e si è peraltro distinta durante il periodo pandemico, adattando la produzione. Facem (Forno, Valperga e Torino), specializzata nello stampaggio a caldo e semicaldo dell’acciaio, che con il marchio Tre Spade è uno dei leader mondiali nella produzione di attrezzature per la lavorazione e la conservazione degli alimenti, nonché ideatore alla fine dell’800 del macina caffè. Iltar-Italbox (Bairo), che progetta e produce elementi e componenti in polipropilene espanso, polietilene espanso e polistirolo espanso. Le cinque aziende venerdì scorso (31 marzo) hanno ricevuto il riconoscimento nel corso dell’evento di premiazione al Bioindustry Park «Silvano Fumero».

I criteri di assegnazione

La localizzazione delle cinque aziende disegna un’area allargata rispetto alla prima edizione e in questo assetto aggiornato assume i sistemi locali del lavoro di Ivrea e di Rivarolo come sua geografia di riferimento. Il lavoro del Comitato di selezione è durato diversi mesi, a partire dallo screening dei dati e delle informazioni messi a disposizione da Cerved e procedendo per analisi e verifiche successive. Una prima valutazione ha riguardato gli aspetti economici, finanziari e di bilancio, fissando una soglia d’entrata a 2 milioni di euro di fatturato e puntando sulle aziende con i dati migliori in termini di crescita, di valore aggiunto e di personale, in base all’andamento dell’ultimo quinquennio. I risultati emersi sono stati poi combinati con parametri di tipo qualitativo, che sono stati discussi e approfonditi anche attraverso incontri vis-a-vis con le aziende. Le attività delle cinque imprese, che operano in settori merceologici anche molto differenti, fotografano un quadro di competenze e specializzazioni di alto profilo. La sfida dei sistemi locali del lavoro di Ivrea e di Rivarolo sembra essere infatti quella di diventare capaci di riconoscere e promuovere le loro «diversità» distintive trasformandole e ricombinandole in una nuova identità.

L'ospite alla cerimonia

Ospite d’eccezione Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera e dell’Associazione Vidas, intervenuto sul tema Sostenibilità, crescita e transizione. Ed anche lui premiato dalla presidente dell’associazione, Laura Salvetti, consegnandogli una «spilla d’oro».

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