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Rinviato il blocco degli euro 5 in Piemonte, Pittalis: "Ora si potenzi il trasporto pubblico"

Il sindaco di Leini e presidente dell'Unione Net: "la qualità dell’aria è una priorità per le nostre amministrazioni"w

Rinviato il blocco degli euro 5 in Piemonte, Pittalis: "Ora si potenzi il trasporto pubblico"
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Rinviato il blocco degli euro 5 con un decreto approvato ieri, giovedì 7 settembre 2023, dal Governo. Soddisfazione dalla Regione e dall'Unione Net.

Rinviato il blocco degli euro 5

Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano - Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto - ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025. «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte».

I provvedimenti messi in campo

L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell'aria del 2019 – conclude l’assessore - per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».

Soddisfatta l'Unione Net

Nei giorni scorsi anche Unione Net aveva espresso le sue riserve in merito al blocco dei diesel euro 5, pur condividendo il principio dell’iniziativa, ovvero la necessità di combattere l’inquinamento specialmente in autunno e in inverno, quando le emissioni di automobili e riscaldamenti incide notevolmente sulla qualità dell’aria. Gli effetti di questo provvedimento, infatti, avrebbero penalizzato i cittadini che vivono in Comuni (come quelli dell’area nord est di Torino) in cui l’utilizzo dell’automobile è pressoché obbligatorio, per questioni logistiche e soprattutto perché i servizi pubblici non sono un’alternativa percorribile. «Siamo soddisfatti di questo risultato - dichiara il presidente di Unione Net Renato Pittalis - a cui si arriva davvero in zona Cesarini, ringraziamo la Regione Piemonte e quanti si sono impegnati per ottenerlo. Tanti sindaci, nelle scorse settimane, avevano sottolineato i problemi e i disagi che questo provvedimento avrebbe comportato per i cittadini. Per fortuna il rischio è stato scongiurato. Ora si lavori per mettere a punto misure di promozione del trasporto pubblico e incentivi per le aziende: la qualità dell’aria è una priorità per le nostre amministrazioni, e deve essere sostenibile non solo per l’ambiente ma anche per la vita e le attività delle persone».

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