Interrogazione presentata dal Gruppo Riparolium

Rivarolo: Nonostante gli obblighi di legge in Comune non sono ancora installate le valvole ai caloriferi

E per la bolletta energica si prevede un’extra di 350.000 euro

Rivarolo: Nonostante gli obblighi di legge in Comune non sono ancora installate le valvole ai caloriferi
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Si fa tanto parlare di caro-bollette, soluzioni per cercare di tamponare i costi, anche per la pubblica amministrazione. In particolare quella di Rivarolo che a causa del caro energia, e di una bolletta sempre più «pesante» aveva paventato un extra costo di almeno 350.000 euro per far fronte a tutte le utenze. E si inserisce in questo contesto e contingenza generale un’interrogazione a risposta scritta presentata dal Gruppo Riparolium.

Interrogazione presentata dal Gruppo Riparolium

«Abbiamo protocollato - spiegano i consiglieri Bertot e Raimondo - una richiesta al Sindaco per avere spiegazione in merito al riscaldamento del palazzo comunale». Nel senso? «In particolare abbiamo chiesto sulla base di quale indicazione ancora non sono state installate le termo valvole sui termosifoni così come sono previste da tempo per tutti gli edifici dal momento che il “pubblico” ancorché non obbligato dovrebbe comunque essere di esempio».

Il riferimento dei due consiglieri di opposizione è all’ultima proroga di installazione che, secondo il decreto «mille proroghe» del 30 dicembre 2016 che stabiliva l’utilizzo obbligatorio di tali strumenti. «Inoltre ci chiediamo allo stesso tempo se il sindaco ha mai preso atto che senza la possibilità di parzializzare il flusso dell’acqua calda, i locali come il vano scale di servizio risultano esageratamente ed inutilmente riscaldati».

E da qui la richiesta: «Non sarebbe più opportuno agire al più presto per contenere i costi energetici alla luce del generale rincaro del quale si è preso atto già dalle previsioni di bilancio 2022». E sempre sulla questione. «Quali e quante risorse verranno impegnate già dall’esercizio 2023 per far fronte ancorché tardivamente alla grave e costosa mancanza. Se non sia il caso di utilizzare per il Palazzo comunale i cospicui fondi per l’efficientamento energetico erogati dallo Stato rendendo così meno costosi per i cittadini contribuenti i prossimi bilanci comunali».

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