L'intervista

Sposarsi nel 2021 con le regole anti Coronavirus

Si può fare, molto probabilmente dal 15 giugno in avanti. Ma non è tutto «rose e fiori»

Sposarsi nel 2021 con le regole anti Coronavirus
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Sposarsi nel 2021 con le regole anti Coronavirus

 Sposarsi nel 2021

Come sposarsi   nel 2021 con le regole anti Coronavirus? Si può fare, molto probabilmente dal 15 giugno in avanti. Ma non è tutto «rose e fiori». C’è, infatti, più di qualche spina con cui i wedding planner devono fare i conti. Le restrizioni ipotizzate dal Comitato Tecnico Scientifico non mancano per un settore, quello dei «matrimoni e delle cerimonie private, che attende la ripartenza come una preziosa boccata d’ossigeno.

Il ricevimento

Innanzitutto, si raccomanda lo svolgimento degli eventi in aree all’aperto. Nel caso di festeggiamenti in ambienti chiusi va sempre garantito il ricambio d’aria. La mascherina chirurgica se ci si allontana dal proprio tavolo è, ormai, d’ordinanza. Non dovrà poi mancare per i tutti partecipanti il «green pass». Quindi, gli invitati dovranno compilare un'autocertificazione che attesti uno dei quattro requisiti fondamentali ossia la vaccinazione completa; i 15 giorni dalla prima dose; il tampone negativo nelle ultime 48 ore; o l'avvenuta malattia negli ultimi 6 mesi.

Gli invitati

«Per fortuna il Governo ha ascoltato le associazioni di categoria eliminando  l'imposizione di un limite massimo di invitati. il numero di chi potrà partecipare alla festa sarà determinato solo dagli spazi a disposizione. La distanza minima tra i tavoli dovrà essere di almeno due metri. La somministrazione self service al buffet invece è esclusa. Un'altra novità importante è che non ci sarà più bisogno della presenza di un covid manager durante gli eventi privati: abbiamo così evitato un ulteriore gravoso costo che ci penalizzava. Sembra infine che  si tornerà a ballare anche all'interno, purché si riesca a mantenere il distanziamento interpersonale – chiosa Bersano – Ora speriamo che gli ultimi restanti nodi vengano sciolti perché abbiamo bisogno di certezze per ripartire e non fermarci più».

Il commento

Spiragli di «normalità», come spiega la castellamontese, Roberta Bersano, titolare della Roberta Bersano Wedding & Events: «Non sono stati mesi facili e la situazione per il nostro comparto è pesante. Il settore del wedding ha un indotto importante, un milione di persone lavorano attorno a questi eventi eppure siamo stati completamente dimenticati per tantissimo tempo. Tre settimane fa una delegazione di categoria ha pacificamente protestato, rispettando le norme sul distanziamento, davanti al palazzo della Regione. E’ stato presentato un nostro modello guida per la ripartenza nell’organizzazione e svolgimento di matrimoni e non solo. Attendiamo che il Cts si pronunci dettando le linee guida ufficiali».

Aspettando il 15 giugno

Il tempo stringe, però. «Eventi del genere non si organizzano dall’oggi al domani – aggiunge Roberta Bersano – Serve programmazione. Oltretutto queste incertezze non fanno altro che spingere i clienti a temporeggiare ulteriormente e il comparto, di fatto, ristagna. Qualche realtà più grande sopravvive facendo formazione, altri si “barcamenano” con creatività ma la verità è che c’è un mondo da reinventare con tante piccole attività in stand-by da mesi e mesi». Eppure, qualcosa si muove. Arrivano le prime «certezze».

 

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