pronti per le "idi di maggio"

Taglio del nastro per il ricetto medievale restaurato di Oglianico

I lavori sono costati 368.000 euro e sono stati ultimati in neppure due anni.

Taglio del nastro per il ricetto medievale restaurato di Oglianico
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Taglio del nastro per il ricetto medievale restaurato di Oglianico. I lavori sono costati 368.000 euro e sono stati ultimati in neppure due anni.

Taglio del nastro per il ricetto medievale restaurato di Oglianico

Taglio del nastro per la torre d'ingresso restaurata e la nuova pavimentazione del ricetto medievale. L'importante cerimonia si è svolta nei giorni scorsi, alla presenza delle autorità comunali del Canavese, il primo cittadino di Oglianico, il consigliere di maggioranza oglianicese Elio Pagliasotti, i rappresentati della Regione Mauro Fava e Gianluca Vignale.

Soddisfatta il sindaco Monica Vacha

Ha esordito il sindaco Monica Vacha: «Oggi è una giornata importante perché finalmente riusciamo a tagliare il nastro al portone di ingresso del ricetto. Il nostro sogno era rifare tutta la pavimentazione. Si sono create strade maggiormente percorribili e fruibili da tutti, compresi dagli abitanti. Si è valorizzato il nostro paese e siamo riconoscenti alla Regione. Senza il loro aiuto non avremmo potuto andare avanti. Ringrazio Mauro Fava e Gianluca Vignale che ci hanno supportato. Ringrazio la progettista architetto Alessandra Mei e le ditte appaltatrici. Un grazie particolare alla Crt e al Ministero».

I costi

Nel mese di maggio del 2022 sono partiti i lavori per il ripristino della torre di ingresso. La spesa di 118.000 euro è stata coperta per 100.000 euro con fondi ministeriali e 18.000 euro dalla fondazione Crt. Il cantiere è stato ultimato a dicembre. A febbraio 2023 è incominciata la ripavimentazione del ricetto per la quale sono stati spesi 250.000 euro, di cui 197.000 euro finanziati dalla Regione.

I commenti di Fava e Vignale

Ha aggiunto il consigliere Fava: «Questo è stato primo intervento ultimato con gli accordi di programma. Il Comune di Oglianico è stato molto veloce e oggi inauguriamo una delle situazioni più belle del Canavese» a cui è seguito, a ruota, il collega Gianluca Vignale: «Nell'ottobre del 2021, dopo un anno e mezzo di pandemia, rimettevamo la testa fuori dal palazzo regionale. L'opera inaugurata è la dimostrazione di come si è riusciti a guardare oltre gli anni terribili che abbiamo vissuto».

La benedizione

Il parroco don Gianni Sabia ha provveduto alla benedizione, aggiungendo: «Mi piace pensare che abbiamo dato qualcosa alla città visto che questa torre è stata riprodotta nel borgo del Valentino». L'intervento è consistito nella rimozione di tutto il fondo e l'accantonamento dei ciottoli in buono stato. Inoltre è stata creata una corsia centrale con lastre in pietra di Luserna. Dopodiché è stata creata una striscia di quattro metri, intorno al ricetto, per simulare l'esistenza, fino al 1500 del rio Levesa.

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