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Treni in ritardo o soppressi, Uncem: "Rfi e Trenitalia intervengano"

Tanti guai sulla linea appena inaugurata

Treni in ritardo o soppressi, Uncem: "Rfi e Trenitalia intervengano"
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Treni in ritardo o soppressi, Uncem: "Rfi e Trenitalia intervengano". Tanti guai sulla linea appena inaugurata.

Treni in ritardo o soppressi

Le criticità sono già tante. Sabato pomeriggio 27 gennaio circolazione sospesa dalle 16.30 sulla linea del Servizio Ferroviario Metropolitano Germagnano-Torino-Alba all'altezza della stazione dell'aeroporto di Torino-Caselle per un guasto alla linea elettrica. Sono state attivate corse con bus tra le stazioni di Torino Rebaudengo Fossata e Ciriè. A darne notizia è l'osservatorio sulla ferrovia Torino Ceres. Prima settimana di esercizio decisamente complicata per la ferrovia Torino-Ceres. Tanti i disagi patiti dai pendolari. E non solo: come confermano le code eterne ai passaggi a livello che hanno paralizzato paesi interi. Del caso se ne sta occupando anche l'Uncem che richiama Trenitalia e Gtt a maggiore responsabilità.

"Occorre fare qualcosa"

«È necessario che Gtt e Trenitalia si parlino, per organizzare i trasporti in fase transitoria sulla Torino-Ceres. Il caos di questi ultimi giorni è avvenuto perché i due vettori probabilmente non si sono parlati, come era anche stato chiesto dall'Agenzia regionale della mobilità, luogo del confronto» segnalano Marco Bussone, presidente Uncem nazionale, e Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte. «I pullman che non passano, gli orari dei bus indisponibili sul sito dei treni, i treni che non ci sono, i cambi gravissimi a Ciriè per salire a Germagnano, i passaggi a livello chiusi in eterno per un singolo passaggio di treno, non dimostrano efficienza e puniscono gli utenti». Uncem chiede a Trenitalia di intervenire immediatamente per porre fine ai disagi: «Rfi e Trenitalia intervengano. Ascoltino chi usa quelle tratte e le paga. È del tutto inaccettabile che vi siano problemi sulle linee. Come rimane inaccettabile che da parte di Trenitalia non vi sia stata finora una mezza parola, una data certa, sull'arrivo dei treni a Ceres e a Pont Canavese. I sindaci sono molto molto arrabbiati per questa condizione di abbandono dei pezzi montani delle due linee. Sono arrabbiati ovviamente utenti e cittadini. È assurdo dimenticare quelle due parti di rete, considerate probabilmente appendici inutili. Non lo sono. Trenitalia si attivi per le aree montane. Dica qualcosa, batta un colpo, scelga di esserci e non si nasconda. Vada in Agenzia della Mobilità e definisca tempi di arrivo a Pont e a Ceres. I sindaci alzino ulteriormente la voce. Uncem è al fianco loro e dei pendolari».

Proposte

L’Uncem ha fatto tre proposte a Regione, Ministeri competenti, Agenzia della Mobilità per dare un pieno senso all'inaugurazione della linea ferroviaria "Torino-Ceres", passata da GTT a Trenitalia. Non senza problematiche sugli orari, con l'assurda pausa dei vettori nelle mattinate feriali, da correggere subito. Tre proposte: il treno arrivi a Ceres il 1° settembre 2024, per aprire bene il nuovo anno scolastico e sociale. E ci arrivi con un piano di sviluppo concreto e strategico per portare turisti nelle Valli. Secondo punto: dal 20 gennaio si eviti il cambio di treno a Ciriè, per chi vuole salire fino a Germagnano. Si usi lo stesso treno che sale da Fossano ad Alba. Chi vive da Nole in su non è figlio di un dio minore. Terza necessità secondo Uncem, rendere gratuita la tratta di pullman, fino a settembre quando deve esserci il treno, verso Ceres e gli snodi su gomma nelle Valli.

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