la lettera di un cittadino preoccupato

«Troppi minuti di attesa ai passaggi a livello. E se ci fosse un’emergenza?»

Un cittadino ha scritto a Trenitalia e all’Amministrazione comunale per segnalare: «Oltre ai disagi anche potenziali pericoli

«Troppi minuti di attesa ai passaggi a livello. E se ci fosse un’emergenza?»
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«Troppi minuti di attesa ai passaggi a livello. E se ci fosse un’emergenza?». Un cittadino ha scritto a Trenitalia e all’Amministrazione comunale per segnalare: «Oltre ai disagi anche potenziali pericoli»

«Troppi minuti di attesa ai passaggi a livello»

«Sono consapevole che non bisognerebbe dirlo ma la chiusura della linea Ferroviaria da giugno a settembre riempie di gioia noi automobilisti...». Così è stata accolta, nelle scorse settimane, dagli amanti delle “quattro ruote” la notizia dal fronte Ferrovia: causa lavori sulla Torino-Ceres (che per la verità, ormai da anni, si ferma a Germagnano ndr) i treni saranno sospesi dal 16 giugno al 7 settembre. Salterà quindi nei mesi estivi il collegamento con le Valli di Lanzo (fino a Germagnano passando per Ciriè) e, soprattutto, il collegamento diretto con l'aeroporto di Caselle. Quindi niente più code ai passaggi a livello... Del resto la polemica in città dura da anni: sbarre abbassate per troppi minuti, tempi di attesa quasi biblici ai passaggi a livello. Così c’è il rischio di ritardi anche ai soccorsi in potenziali situazioni di emergenza. A segnalare la criticità è un cittadino che ha preso carta e penna e inviato una lettera a Trenitalia e all’Amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Loredana Devietti, chiedendo soluzioni per sbloccare l’impasse.

Attese fino a 15 minuti

«Sono un cittadino esasperato da una situazione che, ormai da troppo tempo, rappresenta un vero problema per chi vive e lavora a Ciriè: i passaggi a livello che restano chiusi anche 10 o 15 minuti dopo il passaggio del treno. Mi è capitato più volte di trovarmi bloccato a pochi metri dalla stazione, mentre il treno era già passato da diversi minuti. Il traffico si accumula inutilmente, con conseguente inquinamento, perdita di tempo e frustrazione, il tutto in piena contraddizione con le restrizioni alla viabilità adottate dal Comune stesso per motivi ambientali» scrive il ciriacese.

«E se ci fosse un’emergenza?»

«Ma la questione più grave è la pericolosità di questa situazione. Cosa succede se un’ambulanza rimane bloccata mentre un cittadino - come i miei nonni anziani - ha urgente bisogno di aiuto? Chi si assume la responsabilità di un eventuale ritardo nei soccorsi? – si legge nella lettera - Capisco perfettamente che la gestione dei passaggi a livello non sia diretta responsabilità del Comune, ma è vostro dovere istituzionale farvi portavoce presso RFI e Trenitalia, che copio in questa segnalazione, per pretendere una soluzione immediata. La cittadinanza non può continuare a vivere con questa ansia ogni giorno. È paradossale arrivare a sperare che la linea ferroviaria venga sospesa per lavori, solo per poter tornare a una mobilità accettabile. E lo dice una persona consapevole dell’importanza strategica della ferrovia per il nostro territorio. Ma se un servizio è gestito in modo così inefficiente da creare pericoli e disagio, diventa un danno per la comunità. Spero con forza che il Comune di Ciriè si attivi concretamente, prima che si verifichi un incidente evitabile».

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