Tutti insieme contro il bullismo, l'incontro a Ciriè

In 300 circa hanno partecipato alla serata.

Tutti insieme contro il bullismo, l'incontro a Ciriè
Pubblicato:
Aggiornato:

Tutti insieme contro il bullismo, la serata organizzata a Ciriè per informare e prevenire.

Tutti insieme contro il bullismo

Si è tenuto venerdì scorso, 16 febbraio, l'incontro dal titolo "Tutti insieme contro il bullismo". In 300 circa fra genitori e ragazzi erano presenti all'evento. Organizzato presso la tensostruttura di Villa Remmert. L’appuntamento è stato organizzato nell’ambito delle attività pianificate dal Tavolo di confronto antibullismo. Promosso dall’amministrazione comunale e operativo a Ciriè già da alcuni mesi. Vede la partecipazione delle Forze dell’Ordine, degli Istituti Comprensivi I e II di Ciriè e della Parrocchia  Giovanni Battista e Martino.

L'intervento del  Sindaco, Loredana Devietti

“Non abbiamo la pretesa che questo incontro possa avere un esito risolutivo, ma pensiamo che un fenomeno come il bullismo possa essere sconfitto solo da azioni concrete e interventi mirati”. - ha introdotto il Sindaco, Loredana Devietti – “Nessuno si deve sentire solo: vittime, animatori, insegnanti, bulli stessi. Per questo abbiamo coinvolto questa sera tutti gli attori presenti al Tavolo di confronto antibullismo".

L’assessore all’istruzione, Andrea Sala

Presente anche l’assessore all’istruzione, Andrea Sala. “Ognuno di noi sa che il bullismo esiste da sempre ma oggigiorno strumenti come gli smartphone e i social network possono rendere il tutto ancora più complicato. Perché sono in grado di estendere le conseguenze del bullismo e raggiungere molte più persone. Questo fa sì che bullismo e cyberbullismo abbiamo un grande impatto sulla crescita dei nostri figli. Ed è per questo necessario intervenire con un percorso comune e condiviso. Che inizia da una migliore conoscenza del fenomeno, per poterlo bloccare prima che diventi atto concreto”.

Fondamentali la prevenzione e il lavoro di squadra

Della stessa opinione le Dirigenti scolastiche Giuseppina Realmuto e Antonietta Guadagno. Prevenzione come parola guida anche secondo Annalisa Rinaldi, Responsabile dello Sportello d’ascolto della Scuola Media Nino Costa, mentre Elena Grava, Responsabile dello Sportello d’ascolto della Scuola Media Viola ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra.

Giacomo Moschella, Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Venaria

E' intervenuto anche  Giacomo Moschella, Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Venaria Reale che ha risposto alle domande "chi è il bullo?", "quanti anni ha?", "da quale contesto proviene?" "Non c’è una ‘carta d’identità’ del bullo - ha sottolineato il Capitano -  può provenire da diversi contesti sociali, ha qualsiasi colore di pelle ed è diffuso ovunque. Il bullo ha dai 7 ai 16/17 anni e non è necessariamente maschio, anzi, i casi di bullismo femminile sono meno evidenti ma molto più frequenti, si basano sull’esclusione. In Italia non esiste il reato di bullismo, esiste il reato di percosse, di lesioni, e quando interveniamo spiegando ai genitori dei bulli cosa è successo ci troviamo spesso davanti ad adulti straziati, increduli. La verità è che quando noi Carabinieri interveniamo vuol dire che è già troppo tardi, che il sistema ha già perso”.

Seguici sui nostri canali