San Benigno

«Un'attività che chiude è un fallimento per tutti»: la replica dei commercianti 

Arriva la replica dei commercianti di San Benigno all'amministrazione comunale dopo la Fiera Autunnale e la loro protesta silenziosa

«Un'attività che chiude è un fallimento per tutti»: la replica dei commercianti 
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«Un'attività che chiude è un fallimento per tutti»: la replica dei commercianti di San Benigno alle parole dell'amministrazione comunale dopo la Fiera Autunnale.

«Un'attività che chiude è un fallimento per tutti»: la replica dei commercianti

Ad una settimana dalla Fiera Autunnale che ha visto protagonista la protesta pacifica dei commercianti di San Benigno Canavese, gli stessi tornano a sottolineare le proprie esigenze e la necessità di un intervento di tutela, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione comunale. «Durante la fiera autunnale, come Associazione Commercianti - spiegano - siamo scesi in piazza per dar voce al malcontento di quei “pochi” negozianti di quartiere rimasti (pochi in senso ironico, perché così definiti dall’amministrazione comunale, quando in realtà come associazione diamo voce al 72% delle attività sul nostro territorio). Pochi è vero, che rappresentano l’anima ed il cuore del paese. Attività che cercano di sopravvivere ai centri commerciali o agli acquisti online, che illuminano le loro vetrine ogni giorno portando vita al nostro paese, che cercano di offrire un servizio ad un’utenza ormai distratta dalla grande distribuzione o dal web».

Occorrono incentivi

«Per l’Associazione, anche solo un’attività che chiude è un fallimento per noi tutti commercianti! Non v’è dubbio – continuano - che il commercio di una piccola cittadina come San Benigno vada incentivato e sostenuto con iniziative che vedano coinvolti gli operatori del settore, sempre favorevoli a piani di rilancio delle proprie attività, laddove invece nessuna proposta è stata presentata alla categoria sempre pronta a formulare, ove richieste, osservazioni finalizzate ad una viabilità sostenibile e di facile accesso ai negozi. Diciamo sì alle infrastrutture che consentono di minimizzare le distanze, favoriscono la crescita, mettono in contatto le persone; sì ad iniziative di richiamo e fidelizzazione del territorio; sì ad eventi collaterali che creino un indotto positivo per tutto l’ambito cittadino. Le molte attività del paese, già alle prese con la crisi Covid, necessitano di un’azione di rivitalizzazione condivisa e migliorativa. Nessun intervento è stato invece previsto per un piano urbano del traffico che contempli collegamenti alternativi».

La sofferenza del momento

«Chiedono ascolto e soluzioni che rilancino il commercio in tempi ragionevolmente brevi. «La nostra protesta nasce come grido silenzioso, per portare alla luce le sofferenze che il commercio sta vivendo da tempo. La prosperità di San benigno dipende da noi; la produttività del paese sta a cuore a tutti i suoi abitanti, qualunque ne sia il credo politico. Stiamo collaborando – aggiungono gli esercenti - insieme all’amministrazione comunale, alla costituzione del Distretto del Commercio... progetto a cui crediamo molto come associazione commercianti. Si tratta però di lavori a lungo raggio di tempo e nel mentre abbiamo bisogno d’interventi immediati».

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