Valle Sacra senza medici, la situazione resta critica
Dall’incontro fra il presidente dell’Unione Montana e l’Asl To4 nulla si è mosso

Valle Sacra senza medici, a mesi dall'incontro tra il presidente dell'Unione Montana e l'Asl To4 la situazione resta critica.
Valle Sacra senza medici
In Valle Sacra la carenza di medici di base rimane un problema ai limiti dell’emergenza. A distanza di diversi mesi dalla lettera inviata da Antonio Zucco Chinà, consigliere di minoranza (ed ex assessore) a Cintano, al presidente dell’Unione Montana Valle Sacra Piervanni Trucano (sindaco di Chiesanuova) per evidenziare la criticità della situazione, quest’ultima è rimasta pressoché invariata. L’unico passo avanti, se così si può definire, è stato un incontro avvenuto a fine 2024 tra Trucano e dirigenti dell’Asl To4 in cui è la questione stata posta sul tavolo dell’Azienda Sanitaria sottolineando la necessità di arrivare il prima possibile ad una soluzione. Soluzione che, ad oggi, ancora non è in vista. «Durante il colloquio con l’Asl avevamo posto l’attenzione sulla grave carenza di medici nelle nostre zone - riferisce il presidente dell’Unione -. Ne era emersa l’intenzione di provare a portare professionisti nella valle attraverso futuri concorsi, ma non abbiamo più saputo nulla di ufficiale. Nel frattempo è anche cambiato il direttore generale dell’Azienda, e tutto il discorso è rimasto fermo. Di recente con i sindaci di zona abbiamo concordato di richiedere un altro incontro con l’Asl, ma ancora non abbiamo una data». Insomma, il quadro ad oggi risulta “stagnante”.
La lettera
Risale allo scorso novembre la missiva in cui Antonio Zucco Chinà denunciava la scarsa disponibilità di medici di famiglia nei paesi della Valle, un’area in cui, peraltro, l’età media non è certo fra le più basse. Un problema persistente da tempo, ma aggravatosi ulteriormente dopo il pensionamento, la scorsa estate, di due medici operativi nella zona. Il consigliere di minoranza di Cintano aveva anche messo in risalto come il suo comune di residenza rappresentasse sotto questo profilo un “caso limite”: laddove i residenti già negli ultimi anni potevano contare sulla presenza di un dottore in paese solo una volta al mese, ora si ritrovavano con un ambulatorio vuoto e chiuso a tempo indeterminato. Circostanza che, ancora, non è mutata.
Il primo medico a mezz'ora d'auto
Come se non bastasse, poi, Zucco Chinà aveva rilevato anche come tutti i medici nei comuni limitrofi avessero raggiunto la soglia dei 1.500 pazienti, così che i dottori disponibili con lo studio più vicino risultavano essere a Rivarolo. Ancora oggi, l’assurda conseguenza è che un anziano cintanese che dovesse effettuare una normale visita medica deve percorrere circa 15 Km e quasi mezz’ora di macchina per arrivare al primo ambulatorio.