Polemiche

Vandali scatenati nel centro storico di Ivrea

Nel mirino dei graffitari edifici storici, religiosi e proprietà private

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Vandali scatenati nel centro storico di Ivrea.

Vandali scatenati

Continuano gli atti vandalici in città e l’ultima segnalazione in ordine di tempo arriva da piazza «Maretta», appena riqualificata è già stata scarabocchiata e deturpata in ogni suo angolo. Qualche settimana prima non si erano nemmeno «salvate» le fioriere del Belvedere in piazza Castello: appena posate sono state imbrattate e poi, finito di decorarle con piantine e simpatici pupazzetti-spaventapasseri, nella stessa notte due dei quattro «spauracchi per uccellini» sono già spariti (neanche il tempo di vedere l’alba).

Le azioni nel centro storico

Dai vandali e dai «graffitari» non si è «salvato» il gattino applicato sul muro di una casa in piazza Maretta. Tuttavia, quest’ultimo episodio ha scatenato polemiche nelle polemiche: la figura invece di essere dipinta sulla facciata - come previsto sulla presentazione del progetto di arredo urbano della stessa piazza - era solo un «adesivo». Alcune figure, infatti, sono state realizzate utilizzando una lastra di materiale sintetico (simile alla faesite), poi incollata al muro. Evidentemente, non tenendo conto che la colla avrebbe aderito solo all’intonaco - in alcuni punti «saltato» facilmente - e, di conseguenza, sarebbe stato facile «strappare» la figura. Tant’è che sulla rimozione del gatto qualcuno, sui social, ha scritto: «L’errore è stato proprio di chi ha pensato di realizzare degli “stencil“ adesivi invece che realizzare dipinti veri e propri». Ciò non giustifica comunque l’atto vandalico.

Perché ci che manca in città è l’educazione al rispetto del bene, che sia pubblico o comune. Il vandalismo a Ivrea sembra oramai diventato di moda: danneggiare o distruggere beni materiali e immateriali senza alcun motivo logico apparente e senza preoccuparsi delle conseguenze. In questi anni c’è stato un incremento di questi atti da parte dei ignoti che agiscono senza rispetto per niente e nessuno. Perché è un lungo elenco: graffiti sui muri cittadini, panchine divelte, lampioni spaccati, piazze ridotte ad un immondezzaio di lattine e cartacce.

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