A Groscavallo per ora la farmacia di montagna resta aperta
Accorate attestazioni di vicinanza e solidarietà sono giunte nei giorni scorsi.

Accorata lettera e raccolta firme dei residenti: per ora la farmacia di montagna resta aperta.
A Groscavallo per ora la farmacia di montagna resta aperta
Avevamo lasciato la farmacia in frazione Migliere che avrebbe dovuto chiudere giovedì 1 ottobre. Ma a seguito delle ripetute e numerose accorate attestazioni di vicinanza e solidarietà, seguite poi dall’iniziativa di una lettera aperta con una raccolta firme da parte di residenti e villeggianti a sostegno dell’importante servizio svolto, l’attività della dottoressa Claudia Graziano continuerà a restare aperta con il consueto orario continuato dalle 9 alle 17 nei giorni dal martedì al sabato.
La farmacia in frazione Migliere
La farmacia della dottoressa Graziano vista la grande delusione per l’annuncio della sua chiusura ha deciso così di protrarre il servizio di apertura. Ricordiamo che la farmacia è privata mentre i locali dove affitta sono di proprietà del Comune. Passato il 1 ottobre quindi la farmacia rimane aperta proprio grazie al sentimento spontaneo di gratitudine della gente dell’alta Val Grande di Lanzo che vive e risiede nelle varie frazioni del paese e ha preso l’iniziativa, scrivendo in una lettera aperta: «Siamo un gruppo di residenti e di frequentatori abituali di Groscavallo. Abbiamo appreso con profondo sconforto dell’imminente chiusura della Farmacia di Migliere a partire dal prossimo 1 ottobre. Considerando l’importanza della presenza della farmacia sul nostro territorio, e in particolare dell’amorevole servizio prestato dalla dottoressa Graziano in questi sette anni (che con l’occasione ringraziamo di cuore pubblicamente) siamo a chiederle come intende rispondere alla mancanza di questo servizio, che ormai ha assunto una funzione di vero e proprio servizio sociale, oltre che di semplice farmacia. Le chiediamo di poter fare tutto quanto in suo possesso per poter ovviare a questa perdita. Sappiamo che i locali che ospitano la farmacia sono di proprietà comunale, e quindi se non fosse un buon gesto, in cambio di un servizio socio assistenziale di primo piano, provvedere a cedere la locazione dei locali a un prezzo calmierato, o anche cedendo l’affitto gratuitamente a un/una professionista disposto/a a “salire” nel nostro comune. Ringraziando per una risposta».
Il piccolo centro è situato a 1100 metri
La sensibilità di tutti è coesa nell’appellarsi affinché un piccolo centro montano situato a 1100 metri di altitudine con 200 abitanti non rimanga senza la farmacia e sia privato di quello che è un servizio per l’intera comunità ma nel possibile aiutato a restare aperto proprio perché è essenziale.
Riguardo la consegna della lettera aperta (non ancora avvenuta), ci scusiamo con il Comune per l'equivoco, nato per un banale fraintendimento.