Scommessa canavesana

A Leini saranno prodotte 2 milioni di mascherine anti Covid

Si tratta della «Ital-Mask Srl», che nasce da un'idea portata avanti da Giuseppe Musolino.

A Leini saranno prodotte 2 milioni di mascherine anti Covid
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Grazie alla «Ital-Mask Srl». A Leini saranno prodotte 2 milioni di mascherine anti Covid.

A Leini saranno prodotte 2 milioni di mascherine anti Covid

A sentirlo raccontare, com’è nata la prima azienda leinicese di produzione di mascherine chirurgiche 2R, sembrerebbe tutto semplice. In realtà, alle spalle ci sono quattro mesi di studi, di piani economici, di business-plan, di ricerca di materiali, di macchinari e di ristrutturazione e creazione degli ambienti adatti. Perché se è vero che il «lockdown» ha prodotto gravi danni all’economia locale e nazionale, in alcuni settori si sono aperte nuove opportunità di business.

Nel lockdown è nara la «Ital-Mask Srl»

Ed è proprio durante il periodo di chiusura totale che a Giuseppe Musolino, medico di base, è venuto in mente di mettere in piedi la «Ital-Mask Srl», l’azienda, con sede in via Lombardore 163, che a partire da agosto fabbricherà 2,3 milioni di mascherine al mese, con l’obiettivo, entro due mesi di arrivare a 4 milioni. L’intenzione è quella crescere ulteriormente e portare la produzione di mascherine capaci di filtrare aria, virus e batteri, su tre turni e di occupare, oltre ai quattro ragazzi in prova, un’altra dozzina, suddivisi su due linee. «L’idea mi è venuta quando mi sono trovato costretto a comprare delle mascherine provenienti da altri Paesi – spiega Musolino, amministratore unico della Ital-Mask – e mi sono accorto della scarsa qualità».

Saranno prodotti di altissimi qualità

La realtà leinicese produrrà mascherine chirurgiche di altissima qualità, in grado di garantire un filtraggio del 99,9% permettendo una respirazione confortevole e un'ottima traspirabilità. Mascherine che oltre dal fiato proteggono anche dagli schizzi di liquidi, come il sangue. «Il nostro mercato di riferimento non sono i privati – spiega Musolino. E’ nostra intenzione lavorare per case di cura, case di riposo, ospedali, farmacie». Proprio ieri l’Università degli Studi di Salerno (uno dei due poli autorizzati ai test) ha verificato l’eccellenza qualitativa del materiale adottato nella produzione delle mascherine della Ital-Mask leinicese. «Documentazione che ora manderemo all’Istituto Superiore della Sanità e da cui avremo risposta nel giro di tre giorni – aggiunge Musolino. Poco più di una formalità visti i risultati di laboratorio». La produzione, tutta leinicese, così come i quattro dipendenti e i sette dei nove soci dell’azienda, è garantita da un macchinario cinese. Il tessuto non tessuto introdotto in linea, però, è di produzione israeliana. «Avevamo testato pure altro materiale – spiega Musolino – ma né quello proveniente dalla Turchia né quello arrivato da Taiwan ci convinceva».

Commesse per ora da Torino e Milano

Il prezioso materiale è stato selezionato dopo attente verifiche da parte di un team di ricercatori del Politecnico di Torino, con cui è nata una stretta collaborazione. Le mascherine sono composte da 3 strati di materiale con tessuto filtrante: nelle parti superiore e inferiore, denominato Spunbond e in quello centrale Meltblown. Ora l’intento, dopo i primi ordini, è quello di gonfiare il portafogli ordini. «Al momento abbiamo commesse da alcune strutture per anziani di Torino e Milano – afferma Musolino – ma abbiamo contatti molto interessanti anche con la Francia, la Svizzera, la Germania, la Romania e, da fuori Europa, dall’Australia».

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