Aggredisce la moglie fuori dal pronto soccorso di Ciriè davanti agli occhi dei civich
Per l'uomo è scattato il divieto a dimorare in città.
Quarantacinquenne arrestato dalla Polizia Locale per aver aggredito la moglie fuori dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Cirié. Per l'uomo il divieto a dimorare in città.
Aggredisce la moglie fuori dal pronto soccorso di Ciriè
L'ennesimo episodio di violenza sulle donne è accaduto nel pomeriggio di sabato 14 novembre davanti agli occhi della polizia municipale. Racconta il comandante Roberto Macchioni: «La prima chiamata l'abbiamo ricevuta al mattino. Alcuni inquilini hanno segnalato una lite nell'appartamento vicino. Siamo immediatamente intervenuti trovando la donna sconvolta. L'uomo, dopo un'iniziale resistenza, ha accettato di farsi portare all'ospedale in ambulanza ma è rincasato dopo alcune ore. Al pomeriggio è giunta la seconda telefonata, sempre dal solito domicilio. Tra i due coniugi si era sviluppato un litigio. La moglie ha tolto le chiavi dalla macchina del marito ed è stata spintonata. Quindi il quarantacinquenne è stato nuovamente accompagnato al nosocomio di via Battitore ma scortato dai miei uomini. Dopo aver ricevuto le prime cure, l'uomo ha rovesciato il bancone con i medicinali. Si è strappato la flebo ed è uscito fuori dal pronto soccorso dove ha aggredito la consorte. A quel punto l'abbiamo arrestato per violenza domestica e resistenza a pubblico ufficiale. Aggiunge il comandante Macchioni: «Fino a sabato scorso non eravamo a conoscenza del fatto che il soggetto, già noto al Sert per altri motivi, maltrattasse la moglie».
Processato per direttissima
Evidentemente l'anno della pandemia, nel quale si sono susseguiti due “lockdown”, a distanza di sei mesi uno dall'altro, ha inasprito il clima di tensione tra le mura domestiche. La convivenza forzata ha fatto esplodere reazioni esagerate all'interno delle coppie, aumentando i casi di maltrattamenti sulle donne, psicologici e fisici. L'aggressore è stato portato in carcere a Ivrea e processato per direttissima nel pomeriggio di martedì 17 novembre. Al momento il giudice si è limitato a convalidare l’arresto e a ordinare il divieto di dimora nella città di Ciriè.