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Aggressione al giovane calciatore volpianese, la solidarietà del sindaco Panichelli

Il primo cittadino: "Lo sport deve essere occasione di aggregazione e benessere, mai di divisione o di violenza”

Aggressione al giovane calciatore volpianese, la solidarietà del sindaco Panichelli

Aggressione al giovane calciatore volpianese, la solidarietà del sindaco Panichelli: “Lo sport deve essere occasione di aggregazione e benessere, mai di divisione o di violenza”.

Aggressione al giovane calciatore volpianese

Parole di vicinanza e di condanna arrivano dal sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, che si unisce all’indignazione della comunità per quanto accaduto domenica, 31 agosto 2025, dopo la partita fra il Volpiano Pianezza e il Carmagnola, con l’aggressione di un genitore al giovane portiere volpianese Thomas Sarritzu.

Il primo cittadino sottolinea con forza come lo sport debba essere occasione di crescita, rispetto e amicizia, mai terreno di violenza. Nel suo messaggio, Panichelli esprime solidarietà al giovane calciatore coinvolto, alla sua famiglia e alla società sportiva, ricordando che il valore più autentico dello sport è quello di unire, educare e far crescere insieme, non di dividere.

La solidarietà del sindaco Panichelli

Il Sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, condanna con fermezza l’accaduto: “È un fatto molto grave soprattutto perché perpetrato da un adulto nei confronti di un ragazzo. Lo sport è rispetto delle regole e, soprattutto, dell’avversario, quindi atti di violenza non dovrebbero mai entrare sul campo di gioco. Per questo non posso che esprimere la mia solidarietà al giovane calciatore, alla sua famiglia e alla squadra del Volpiano.”
Il primo cittadino aggiunge: “Già spiace se episodi simili avvengono tra ragazzi, o sugli spalti tra genitori, ma che un adulto arrivi ad aggredire un minorenne è un fatto ancora più grave e poco edificante. Lo sport deve essere occasione di aggregazione e benessere, mai di divisione o di violenza.”
L’Amministrazione comunale esprime quindi la propria vicinanza al giovane atleta, ai suoi familiari e alla società sportiva, ribadendo con forza il valore educativo e sociale dello sport.