Aggressione davanti alla birreria a Ozegna, due condanne con rito abbreviato

Furono quattro le persone coinvolte nell'aggressione.

Aggressione davanti alla birreria a Ozegna, due condanne con rito abbreviato
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Aggressione davanti alla birreria: due condanne con rito abbreviato per i fatti del 7 agosto 2018 a Ozegna.

Aggressione davanti alla birreria

Dopo sette anni di indagini è alla fine arrivata la settimana scorsa, più precisamente nella giornata di venerdì 19 ottobre, la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare, Marianna Tiseo del Tribunale di Ivrea, nei confronti di Davide Ferrari (difeso dall’avvocato Sado), 35 anni, e Maurizio Cosso (invece difeso dall’avvocato Mussano), 36 anni, tutti e due residenti a San Giorgio Canavese. Entrambi gli imputati hanno scelto di procedere con rito abbreviato: alla fine sono stati condannati a due anni e otto mesi di reclusione.

Altre due persone coinvolte

Nella vicenda sono coinvolte anche altre due persone. Diversa la scelta difensiva di Galdino Bornancin (rappresentato dall’avvocato Bianco), cinquantaseienne che andrà invece a giudizio ordinario, nel corso del quale proverà a dimostrare con il suo legale l’insussistenza delle accuse. In questo caso, l’udienza è fissata per giovedì 20 dicembre, sempre presso al Tribunale di Ivrea. Invece Eros Monteu Saulat, 38 anni, anche lui residente a San Giorgio Canavese, è già stato in precedenza condannato, nel mese di marzo del 2018, a quattro anni e due mesi.

I fatti

I fatti risalgono al 7 agosto 2011, quando Vladi Arber, di origini albanesi, venne aggredito selvaggiamente davanti ad una birreria di Ozegna, dove si trovava insieme al suo datore di lavoro (il quale però non presentò querela). L’uomo rimase in coma farmacologico per ben due anni, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Un violento colpo inferto alla nuca ha finito per causargli delle lesioni permanenti, che oggi non gli permettono più di condurre la stessa vita di prima. Sul referto medico sono riportati diversi ematomi cerebrali e una frattura della base cranica dell’osso temporale e frontale. Il giudice ha pertanto previsto anche un risarcimento provvisionale, del valore complessivo di 95mila euro, che Davide Ferrari e Maurizio Cosso dovranno versare alla moglie e ai genitori di Arber.

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