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Allarme del parroco appeso in bacheca: «In chiesa rubano»

Furti anche al cimitero dove sono stati portati via fiori e rame.

Allarme del parroco appeso in bacheca:  «In chiesa rubano»
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«In questa chiesa rubano e lo fanno abitualmente. Per favore, le offerte vanno consegnate in ufficio parrocchiale o nei cestini durante le Messe. Le banconote e le offerte non vanno messe nelle gettoniere delle candele perché vengono rubate». È questo il laconico quanto realistico messaggio appeso dal parroco don Pierantonio nella bacheca posta al fondo della chiesa Santi Pietro e Paolo.

Allarme del parroco appeso in bacheca: «In chiesa rubano»

Le cassette per la raccolta delle offerte sono infatti spesso manomesse o depredate. Ma il luogo di culto non è l’unico ad essere preso di mira. I furti e i borseggi si stanno intensificando anche se non tutti, sbagliando, presentano denuncia ai Carabinieri. E così, oltre che alla parrocchia, nuovi colpi sono stati messi a segno al cimitero e in piazza 1° Maggio in occasione dei due appuntamenti mercatali.

Al camposanto prese dei mira le auto

Al camposanto, se un tempo ad essere prese di mira erano le biciclette (non c’era catenaccio che tenesse), ora l’obiettivo sono le automobili. La tecnica è quella della rottura dei finestrini per trafugare tutto ciò che è possibile: dal denaro lasciato nei portamonete alle borse, fino alle chiavi di casa. L’ultimo tentativo in ordine cronologico è avvenuto poco più di una settimana fa: una donna, dopo aver terminato la visita ai suoi cari estinti si è ritrovata con il vetro dell’auto in frantumi. Per sua fortuna non aveva lasciato incustodito nulla di valore. Qualche giorno prima un malvivente aveva cercato di distrarre un uomo rimasto in auto ad aspettare la moglie con l’obiettivo di portargli via la borsa che era stata lasciata, per precauzione, sul sedile del passeggero. Tecnica che viene spesso adottata anche nei parcheggi dei supermercati. “Guardi che ha la ruota sgonfia” o “Le è caduta della moneta” sono tra le frasi più utilizzate per disorientare il malcapitato.

Ladri di rame e di fiori

Nel tempo il cimitero è stato più volte preso di mira con furti di ogni genere: da chi nottetempo si è portato via tutta la faldaleria in rame della copertura dell’ala del primo ampliamento a chi ha fatto sparire portafoto, vasi, statue e oggetti di ornamento in bronzo, ottone o rame, fino a chi ha profanato tombe d’inizio secolo per scovare monili e denti d’oro. Ma c’è anche chi, di tanto in tanto, pensa bene di togliere fiori alle tombe altrui per abbellire quelle dei propri cari. Al mercato, invece, i borseggi si sono ridotti anche grazie all’assidua presenza di Polizia locale, degli uomini dell’Arma e dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri Salvo D’Acquisto. Qualche colpo, però, viene ancora messo a segno. Come quello effettuato un paio di settimane fa ai danni di un imprenditore che è stato raggirato da una donna che si è finta una sua conoscente e nell’abbracciarlo gli ha sfilato dal polso un orologio Rolex di svariate migliaia di euro. I militi della locale stazione per prevenire questi reati stanno intensificando i controlli. Pattugliamento che era già stato incrementato nei parcheggi dei supermercati cittadini ma che ora riguarderà anche l’area di sosta del cimitero.

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