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Ancora violenze domestiche: tre donne denunciano uomini violenti

I carabinieri hanno arrestato tre persone a Torino e provincia per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

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Ancora casi di violenze domestiche: tre casi nel giro di pochi giorni nel Torinese. Tre donne coraggiose hanno denunciato i mariti violenti a Chieri, Nichelino e Torino.

Violenza domestica: tre casi in pochi giorni

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, come raccontano i colleghi di Prima Torino, i carabinieri hanno arrestato tre persone a Torino e provincia per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

73enne fermato a Chieri

A Chieri, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno fermato un italiano di 73 anni destinatario di una misura cautelare in carcere perché gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex convivente di 50 anni. L’uomo è accusato di avere vessato e picchiato la donna dopo la loro separazione (pedinamenti, messaggi e appostamenti sotto casa). Era stata applicata la misura dell’allontanamento dalla casa famigliare ma lo stalker ha continuato a pedinare e minacciare la donna. L’ulteriore denuncia della vittima ha permesso di chiedere all’AG l’aggravamento della misura e la successiva notifica del provvedimento restrittivo nei confronti del suo ex.

Violenza a Nichelino

A Nichelino, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno fermato un marito violento, un italiano di 41 anni, accusato di avere picchiato la moglie con dei pugni e calci. La vittima è riuscita a telefonare alla madre che ha chiamato il 112 e l’immediato intervento di una pattuglia della locale Tenenza Carabinieri ha evitato il peggio. L’uomo è stato arrestato e la donna è stata accompagnata all’ospedale di Moncalieri per un controllo.

36enne in manette a Torino

Invece, a Torino, nel quartiere Vallette, un 36enne è finito in manette dopo che ha danneggiato i mobili della casa, minacciato e picchiato i propri genitori dai quali pretendeva spesso somme di denaro destinate al gioco d’azzardo. La madre è riuscita a chiamare il 112 e l'intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile Carabinieri ha evitato il peggio.

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