Appena laureata in medicina evade il Fisco per pagare meno tasse all'università

Ha venticinque anni, si è appena laureata con ottimi voti alla Facoltà di Medicina di Torino e per risparmiare i 2.000 euro di tasse universitarie ha dichiarato falsamente di non possedere alcun reddito. 

Appena laureata in medicina evade il Fisco per pagare meno tasse all'università
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Ha venticinque anni, si è appena laureata con ottimi voti alla Facoltà di Medicina di Torino e per risparmiare i 2.000 euro di tasse universitarie ha dichiarato falsamente di non possedere alcun reddito. 

Ha venticinque anni si è appena laureata con ottimi voti alla Facoltà di Medicina di Torino e per risparmiare i 2.000 euro di tasse universitarie ha dichiarato falsamente di non possedere alcun reddito. Gli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza di Torino, hanno fatto emergere una realtà totalmente diversa. Non solo il neo medico aveva un appartamento di proprietà nel quartiere Crocetta della Torino bene, ma la giovane dottoressa risulta anche fiscalmente a carico dei suoi genitori che sono più che benestanti. Infatti il papà è amministratore delegato di 4 società, la mamma manager di una azienda leader nel settore delle telecomunicazioni; i due coniugi dichiarano un reddito annuo complessivo di circa 100.000 euro ed hanno dieci conti correnti, alcuni anche in valuta estera, e un portafoglio titoli di tutto rilievo, per una disponibilità finanziaria complessiva di oltre due milioni di euro. Per non parlare del patrimonio immobiliare che ammonta a ben sei appartamenti ed anche uno splendido casolare di campagna di 270 metri quadri. Attualmente sono tuttora in corso gli accertamenti fiscali sui genitori, mentre al giovane medico, per aver provato ad avere un beneficio che spetta a coloro che effettivamente non possono permettersi di pagare gli studi, è stata già contestata una salatissima multa. Questi comportamenti fraudolenti, ricorda la Guardia di Finanza, non solo danneggiano l’Ente che eroga il contributo, ma anche tutti i cittadini che vedono aumentare i costi dei servizi pubblici.

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