Autonomia Piemonte, la Lega Nord commenta le parole di Chiamparino

La Lega chiede ai sindaci canavesani del PD, Ivrea e Chivasso, di prendere una posizione.

Autonomia Piemonte, la Lega Nord commenta le parole di Chiamparino
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Autonomia Piemonte. Dopo le parole di Chiamparino in conferenza stampa la Lega torna all'attacco sull'autonomia del Piemonte

Autonomia Piemonte

Anche il Piemonte potrebbe sedersi al tavolo delle trattative con il Governo (il futuro Governo) per parlare di autonomie. Infatti, durante il tradizionale discorso di fine anno il Presidente della regione Chiamparino ha aperto a questa possibilità. "Continuo a rifiutare la logica referendaria alla Maroni-Zaia – ha detto Chiamparino -, perché, pur essendo legittime, hanno un profilo politico che non è il nostro. Diverso è cercare, come già altre regioni, di vedere se, una volta raggiunta una ragionevole stabilità di bilancio, vi sono competenze che possano essere discusse, negoziate, trasferite con le risorse connesse alla regione in alcuni campi come, ad esempio, formazione professionale e beni culturali. Ma non vado oltre, non mi piace improvvisare".

Su queste dichiarazioni è intervenuta anche la Lega. Il comitato Canavese chiede a Ivrea e Chivasso di aderire al comitato referendario. Poi lancia la provocazione: "Vediamo se il Pd ha davvero cambiato idea o si tratta di una boutade pre-elettorale”

Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Nord Piemont

“Il Pd finora non ha mai preso in considerazione le proposte di legge in tale senso presentate dal nostro gruppo in Consiglio. Notiamo con piacere che il presidente ha cambiato idea e lo prendiamo come un risultato del lavoro del nostro comitato referendario". Commenta Molinari. "Allo stesso tempo, notiamo che non bastano le due competenze indicate da Chiamparino: Beni culturali e Formazione vanno bene, ma non ci si può certo fermare lì! Il Veneto – prosegue Molinari – ha approvato una proposta di legge che prevede un intervento sulla fiscalità in grado di trattenere i nove decimi del cespito sul territorio. Applicato in Piemonte questo criterio consentirebbe di incamerare circa 9 miliardi di euro, raddoppiando di fatto il bilancio dell’ente: noi puntiamo a questo, oltre a un numero maggiore di settori su cui esercitare l’autonomia”.

Cesare Pianasso, segretario provinciale della Lega Nord Canavese

A differenza di Chiamparino, però, il Carroccio non ha intenzione di scendere a patti e domanda a gran voce un referendum. “La motivazione è semplice – spiega Pianasso – Una richiesta supportata dal voto di milioni di piemontesi non potrebbe essere ignorata dallo stato centrale, soprattutto per quanto riguarda i termini dell’autonomia e delle risorse da trattenere sul territorio”.

Igor De Santis, sindaco di Ingria

Il Comune di Ingria, intanto, ha aderito ufficialmente al comitato per il Piemonte Autonomo. “Noi giovani amministratori, soprattutto quelli che hanno a cuore le tematiche della montagna, conosciamo spesso in anticipo e in prima persona le problematiche dei territori più lontani dai centri di potere – spiega il sindaco, Igor De Santis – Solo grazie ad una maggiore autonomia degli enti locali, a partire dalla Regione, sarà possibile una vera rinascita di zone come la Val Soana, ma come il Canavese in generale, che da anni sono ormai attraversati da una crisi che costringe i giovani a scappare altrove per cercare di costruirsi in futuro. Auspichiamo quindi che l’apertura della Regione non sia solo una semplice boutade pre-elettorale”.

Alessandro Giglio Vigna, vice-segretario nazionale della Lega piemontese

"Le sole parole non bastano, per questo porteremo il tema dell’autonomia nei due Comuni canavesani guidati dal Partito Democratico, Chivasso e Ivrea. Chiederemo ufficialmente di aderire al comitato referendario, come già hanno fatto altre grandi e importanti città piemontesi. Faremo “scoprire le carte” agli uomini di Chiamparino. Vedremo se davvero la loro intenzione è seria, se vogliono guardare al futuro, o se rimangono ancorati al centralismo che ha portato il nostro Paese nella situazione che tutti ben conosciamo. Il comitato per il referendum sull’autonomia del Piemonte è aperto a tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a prescindere dall’appartenenza politica. E con le elezioni quasi alle porte, sono convinto che potremo arrivare non solo ad un Piemonte autonomo, ma anche a cambiare la faccia all’intero Paese che ormai da troppo tempo è bloccato dall’immobilismo della sinistra e dal pressapochismo del M5S”.

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