Commenti su: Blitz Rebel Firm contro i sindacati di Comdata

cp

Buongiorno, apprendiamo dunque che né RF né suoi componenti si candideranno alle prossime amministrative eporediesi, come invece è già accaduto nel nostro territorio nelle amministrative di maggio, dove proprio il signor Cervellin era candidato a Orio Canavese per la formazione di estrema destra Forza Nuova del quale è dirigente locale per il Canavese, come si apprende da un virgolettato in un articolo di obiettivonews.it sulle amministrative a Bairo e Orio.

Andrea Cervellin

Sarebbe sufficiente leggere il nostro comunicato per capire l'intento dell'azione da noi svolta. Abbiamo denunciato platealmente le politiche dell'azienda e, soprattutto, il mondialismo ed il turbocapitalismo che attanaglia i lavoratori con contratti di sfruttamento. Sullo stesso piano abbiamo posto i sindacati, troppo spesso muti di fronte a queste vergogne. I nostri "striscioni urlanti" sono il nostro mezzo di battaglia per aprire gli occhi a quante più persone possibili. Fosse per noi, le politiche antiliberiste sarebbero all'ordine del giorno, ma purtroppo al momento non siamo noi a guidare questa nazione. L'accusa di voler "strumentalizzare" il malessere è parecchio scarna, non essendo noi un partito politico. Il nostro messaggio vuole svegliare le coscenze all'autodeterminazione dei lavoratori.

Cadigia Perini

Di precariato, di lavoratori interinali, e proprio in Comdata, ho scritto più volte su varieventuali (http://www.rossetorri.it/call-center-vite-spezzate-dai-flussi-telefonici/). Non serviva Report ... basta vivere la realtà della città con una via Jervis ieri eccellenza per lavoro e conoscenza oggi sede infita di lavoro precario in call center. Non servono striscioni urlanti, servono politiche antiliberiste. Auspico che i lavoratori non si facciano strumentalizzare da chi cavalca il loro malessere senza proporre nulla. Auspico che invece sempre più lavoratori diventino artefici del loro riscatto, organizzandosi e pretendendo dalle organizzazioni sindacali una difesa senza compromessi dei diritti, anche quelli ormai cancellati da sciagurate leggi (Jobs Act) che hanno istituzionalizzato il precariato.