Contro i furbetti

Bonus spesa Covid, scattano i controlli della Guardia di Finanza

Accertamenti in corso anche a Cuorgnè e a Castellamonte

Bonus spesa Covid, scattano i controlli della Guardia di Finanza
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Bonus spesa Covid, scattano i controlli della Guardia di Finanza.

Bonus spesa

Controlli a campione della guardia di Finanza contro i «furbetti» del bonus spesa per il Covid. Era ufficialmente disoccupata e forte di questo «status» aveva partecipato al bando promosso dal Comune per assegnare gli aiuti statali ai soggetti in difficoltà economica a causa dell'emergenza Coronavirus. In realtà, era titolare di conti correnti e libretti di risparmio con migliaia di euro di deposito, oltre ad avere un patrimonio immobiliare altrettanto «corposo». È uno dei casi simbolo di una operazione condotta dalla Fiamme Gialle in alcune realtà del Centro Italia che ha portato alla scoperta e alla denuncia di diversi percettori di bonus-spesa legati ai fondi per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia.

Cuorgnè «apripista»

Per accertare che non sia accaduto anche alle nostre latitudini, a Cuorgnè e a Castellamonte, nei prossimi giorni, verranno compiuti delle verifiche a spot da parte della Guardia di Finanza sui destinatari dei contributi erogati dai due Comuni. L’allarme è scattato per primo nel paese delle sue torri dove si sono registrati diverse lamentele di cittadini e commercianti, che hanno notato i buoni in mano a persone che apparentemente non ne avevano bisogno o diritto. «La filosofia di “welfare” che abbiamo deciso di adottare come Amministrazione comunale nella prima fase della pandemia è stata quella di cercare di garantire un sostegno duraturo nel tempo a chi aveva più bisogno in quel periodo delicato. Siamo riusciti ad erogare tre tranches di voucher in base al “capitale” stanziato e a nostra disposizione per questa iniziativa. A Natale abbiamo aggiunto un altro step: distribuendo sostegni per 47mila e 540 euro. Ne hanno usufruito quasi 150 persone - spiega l’assessore alle politiche sociali del Comune di Cuorgnè, Lino Giacoma Rosa -  Le domande di questi ultimi bonus sono state presentate con autocertificazione. Ora, sono in corso tutte le verifiche del caso affinché quanti aiuti vadano effettivamente a chi ne aveva diritto e bisogno».

A Castellamonte

A Palazzo Antonelli, invece, le verifiche le ha annunciate in assise civica il consigliere e capogruppo di maggioranza, Alessandro Musso: «Grazie ai fondi ottenuti con il decreto ristori Ter, come Comune di Castellamonte abbiamo potuto erogare 46mila e 200 euro in buoni spesa esclusivamente per generi alimentari aiutando ben 175 nuclei familiari. Le richieste pervenute sono state tante. Noi e gli uffici preposto abbiamo lavorato tanto per cercare di far si che questi buoni andassero veramente alle persone bisognose, controllando la veridicità dei dati riportati. Siamo convinti che in larga parte, per quanto di nostra competenza, sia stato fatto. Ciò detto visto che le richieste sono state molte di più dei buoni erogati, come Amministrazione sottolineiamo che verranno richiesti dei controlli a campione dalla Guardia di Finanza. Non siamo i primi a prendere un provvedimento simile: per lo stesso motivo lo ha fatto già anche il Comune di Cuorgnè. Riteniamo sia giusto che, soprattutto in un momento come questo, i soldi pubblici vadano a chi veramente è in difficoltà».

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