Botti illegali: sequestri a Cuorgnè e Venaria

135 chili di materiale pirotecnico illegale sequestrato e sette persone denunciate.

Botti illegali: sequestri a Cuorgnè e Venaria
Pubblicato:
Aggiornato:

Botti illegali: i Carabinieri hanno sequestrato 135 chili di materiale pirotecnico irregolare fra Cuorgnè e Venaria Reale.

Botti illegali sequestrati a Cuorgnè

I carabinieri di Cuorgnè, durante un servizio, hanno trovato nascosti in un appartamento più di due chili di botti illegali. Sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale, che hanno sequestrato il materiale per la successiva distruzione. Un italiano di 42 anni, privo di licenza per la vendita, è stato arrestato per detenzione di materiale esplosivo.

Sequestri a Venaria

Pochi giorni fa, i Carabinieri di Venaria Reale, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Artificieri hanno denunciato sei persone per detenzione abusiva di materiale esplodente e ricettazione, sequestrando 133 kg di giochi pirotecnici. L’operazione è nata dal monitoraggio dei mercati rionali, dove in prossimità delle festività natalizie alcuni commercianti vendono anche fuochi d’artificio.

Licenza da fruttivendoli ma vendevano anche botti illegali

Gli uomini dell’Arma hanno individuato una famiglia di Venaria - padre, figlia e genero di origine napoletana - che vendeva frutta e verdura al mercato, ma è sospettata di vendere anche botti in questo periodo dell’anno. Il sospetto è diventato certezza quando E.E., 60enne con precedenti penali, e un complice, sono andati al mercato rionale torinese di corso Nizza. La coppia ha consegnato a un ambulante 48 kg di giochi pirotecnici. I carabinieri sono intervenuti per bloccare i venditori e gli acquirenti e nel bagagliaio dei primi hanno trovato 77 kg di fuochi d’artificio. Contemporaneamente altri due famigliari, figlia e genero, di E.E., a bordo di un furgone, sono stati fermati mentre vendevano 48 kg a una casalinga di Venaria Reale.

Sei denunce

I botti erano tutti illegali e la trattativa commerciale era priva di autorizzazioni. I due clienti sono stati denunciati alla Procura di Torino per ricettazione, mentre i quattro “venditori” dovranno rispondere di detenzione e vendita abusiva di materiale esplodente. I giochi pirotecnici, sottoposti a sequestro e messi in sicurezza dagli esperti carabinieri Artificieri di Torino, dopo le analisi di laboratorio, per capirne l’origine e la composizione chimica, saranno distrutti.

Seguici sui nostri canali