Fondalmentale l'intervento dell'Anpi

Cancellate le frasi razziste dal murales di Valperga

Tra i prossimi progetti quello del restauro dell'opera realizzata negli anni 90 da Kastrioti Zakani.

Cancellate le frasi razziste dal murales di Valperga
Pubblicato:

L'opera è stata ripristinata grazie al lavoro di due talentuosi artisti canavesani. Cancellate le frasi razziste dal murales di Valperga.

Cancellate le frasi razziste dal murales di Valperga

Quando l’arte moderna diventa portatrice sana di messaggi contro ogni forma di violenza e discriminazione. «Cancellare l’odio è fondamentale se si vuole creare una società migliore in cui vivere»: è lo spirito con cui in questi giorni l’Anpi di Valperga e Pertusio ha dato il via al restyling dello storico murales di via Goffredo Villa, deturpato da tempo da una inqualificabile scritta vergata a colpi di vernice nera dai soliti ignoti con senso civico pericolosamente vicino allo zero assoluto.

A recuperare l'opera sono stati Bianchetti e Giovanetto

Grazie all’impegno e passione dei talentuosi artisti canavesani, Corrado Bianchetti e Erica Giovanetto e il loro staff, la spiacevole frase «Basta sbarchi, basta clandestini, basta invasioni» riportata a caratteri cubitali sul muro dietro lo storico cinema Ambra è stata rimossa. Anche il murales su cui era stata pittata ha ripreso colore, iniziando a tornare agli antichi splendori. «Sul murales era da tempo comparsa una scritta a sfondo razzista che nulla c’entrava oltretutto con quell’opera – spiega Marco Varda dell’Anpi Valperga e Pertusio – Quella creazione artistica risale al 1995 e fu realizzata da un giovane pittore albanese, Kastrioti Zakani, che era ospite allora della Società Operaia del paese in occasione del 50esimo della Liberazione. Il disegno è un atto di denuncia contro le violenze del nazismo mentre le tre parole riportate in grande “ricordare, reagire e capire” hanno ancora oggi un importante valore simbolico. Il tempo e gli agenti atmosferici avevano già “sbiadito” molto il murales. Quando ci siamo accorti che era stato anche vandalizzato abbiamo pensato di contattare Corrado Bianchetti per capire come riportarlo agli antichi splendori».

L'intero murales sarà prossimamente restaurato

Non tutto il male vien per nuocere, aggiunge Varda: «Per il momento Corrado ed Erica si sono occupati di coprire quella scritta razzista. In seguito, è nostra intenzione, in accordo con la proprietà della parete e l’Amministrazione comunale valperghese, andare a restaurare il murales. Diciamo che abbiamo fatto il primo passo verso questo nostro obiettivo finale. E’ un progetto importante. Non solo perché si tratta molto probabilmente di uno dei primi murales realizzati nel nostro territorio, ma anche perché, visto il messaggio che porta e la vicinanza con le scuole, ha sempre fatto molto discutere e riflettere conservando intatta la sua originaria forza evocativa e simbolica».

Seguici sui nostri canali