Candidati a confronto: Rivarolo Canavese pronta a scegliere il sindaco

Domenica la città sceglierà il sindaco tra Roberto Bonome (Lega), Alberto Rostagno (Rivarolo con Rostagno per Crescere Insieme), Marina Vittone (Lista civica Rivarolo Sostenibile con Vittone) e Fabrizio Bertot (Riparolium Bertot sindaco).

Candidati a confronto: Rivarolo Canavese pronta a scegliere il sindaco
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Pubblico delle grandi occasioni, giovedì 16 maggio a Rivarolo per il confronto organizzato dal nostro settimanale Il Canavese. Protagonisti della serata, per la prima volta, tutti i 4 candidati e aspiranti alla carica di sindaco: Roberto Bonome (Lega), Alberto Rostagno (Rivarolo con Rostagno per Crescere Insieme), Marina Vittone (Lista civica Rivarolo Sostenibile con Vittone) e Fabrizio Bertot (Riparolium Bertot sindaco).

Candidati a confronto

Davanti ad un pubblico attento, il dibattito, condotto e moderato dal responsabile di edizione Maurizio Vermiglio, si è snocciolato nei contenuti principali che hanno animato la campagna elettorale. Dopo l’apertura dedicata alle motivazioni che hanno spinto i 4 sfidanti a presentarsi al cospetto degli elettori, il confronto è entrato nel vivo sulla questione del piano regolatore. «Cinque anni non sono stati troppi per arrivare alla variante generale del Prg – ha spiegato Rostagno – Abbiamo fatto un buon lavoro, partendo dal basso, confrontandoci con Regione e Città Metropolitana e raccogliendo tutte le visioni della città dei rivarolesi, dei portatori di interessi e dei giovani studenti delle scuole». Critica Marina Vittone: «C’è stato uno scarso coinvolgimento delle opposizioni, ma soprattutto si è adottato un iter che non ha destato l’interesse della cittadinanza. Le uniche proposte sono arrivate dalla scuola, grazie alla particolare sensibilità su questi temi degli insegnanti. Le criticità del nuovo Prg sono molte, a cominciare dal mancato alleggerimento della viabilità centrale». Un documento approvato con troppa fretta per Bertot: «E’ un Prg che va bene “per tutte le stagioni”, ma non si capisce come e dove vuole sviluppare la città, Non c’è un alternativa verso Nord a Corso Italia e non si risolvono le criticità tra Rivarolo e Feletto. Togliere la Multisala dal progetto Rivarolandia è stato infine un errore clamoroso. Così diventa solo un supermercato non utile alla crescita del paese». Un Prg da rivedere pure per Bonome: «Siamo contrari ad un’altra area commerciale verso Sud. La nostra idea è di non delocalizzare ulteriormente il commercio, che deve restare nel cuore della città». Sul tema Rostagno si è difeso: «Abbiamo fatto un’operazione importante su quell’area, evitando contenziosi con i proprietari. Inoltre, abbiamo ottenuto una novità importante per Rivarolo: un teatro o salone polifunzionale con capienza di 300 persone per eventi culturali e non solo, con in più la riqualificazione della porta sud della città e di strada Ceresetta». Non soddisfatta della risposta Vittone: «Bisogna investire sul commercio al dettaglio. Quanto sarà poi utilizzato quel salone? Dove sarà collocato il nuovo teatro? C’è già la sala in via Montenero che è isolata e poco sfruttata».

Lodo Asa

Ad infiammare definitivamente il dibattito tra i candidati a confronto ci ha pensato, quindi, il Lodo Asa. Così Vittone: «La storia della formica che sposta il masso. Se pagheremo solo i debiti del 2011 dobbiamo dire grazie non all’amministrazione uscente di Rivarolo ma ai piccoli Comuni che hanno scelto di non transare e piegarsi al lodo Asa, ritenendo quest’ultimo un consorzio terzo rispetto agli enti comunali a cui non potevano quindi essere ricondotti i debiti». Sulla vicenda Bertot ha specificato: «Quando siamo arrivati in Comune nel 2004 c’erano 7 milioni di debiti. Quando Rivarolo mi è stata tolta il debito era sceso a 5 milioni con 3 accantonati in banca e nel frattempo qualche cosa, come la scuola, è stata fatto. La trattativa sul Lodo è stata mal condotta e non in termini unitari». Sulla vertenza è diversa invece la posizione di Bonome: «Asa è una spada di Damocle sulla testa dei canavesani. Credo sia meglio trovare una transazione invece di proseguire con una battaglia di carte bollate dall’esito incerto. Si rischia di pagare di più alla fine di quanto inizialmente proposto dal Commissario straordinario». Pronta la replica di Rostagno: «Da febbraio 2016, Asa è stata una delle problematiche che più ci ha impegnato. Nessun Comune è andato per la sua strada, anzi. Abbiamo inizialmente percorso tutti insieme la strada della transazione su consiglio della stessa Regione. Da 74milioni di debito da pagare, si era scesi fino a 4milioni di euro. Purtroppo, non è stato possibile concludere quell’iter a causa dell’allora divieto di sforare il patto di stabilità. Abbiamo lavorato per il bene futuro di Rivarolo. I soldi accantonati per far fronte a quell’eventuale pagamento, potranno ora essere utilizzati da chi governerà la città». Tutti concordi, invece, i 4 candidati sulla necessità di riqualificare gli impianti del Polisportivo e su quella di supportare l’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese che da tre anni circa ha iniziato a tessere rapporti di partner-ship tra pubblico e privato per realizzare un piano strategico di sviluppo del Canavese.

Domande incrociate

A vivacizzare ulteriormente il confronto ci hanno pensato le domande «incrociate» tra i 4 sfidanti. «Ho vissuto male gli anni del commissariamento – ha risposto Bertot “interrogato” da Bonome sulla sua doppia corsa in città e alle Europee – Come sindaco sentivo su di me la responsabilità di quanto accaduto e la vivo ancora oggi con tristezza. Mi spiace e ho chiesto scusa ai rivarolesi. Siamo in democrazia e voglio dare ai cittadini la possibilità di riportare in Comune quel sindaco che avevano, anche copiosamente, votato prima che gli fosse tolta l’amministrazione. Il mio slogan è “prima Rivarolo” e lo sarà anche in questa tornata elettorale. I ruoli di borgomastro e parlamentare europeo non sono incompatibili, anzi sarà una grande occasione per il territorio in ottica di importanti sinergie». Bonome ha spiegato il divorzio tra Lega e Rostagno: «Mi è spiaciuto questo distacco. Purtroppo, non c’erano più i presupposti per continuare insieme con un gruppo civico coeso come 5 anni fa. Correremo da soli per trovare più forza nell’ideologia del nostro partito. Portare il simbolo della Lega mi fa piacere e riempie d’orgoglio». Scambio al vetriolo, prima dell’appello finale al voto dei candidati, tra Bertot e Vittone, che alla domanda se sarà scelta dai cittadini nonostante «qualche spigolosità del carattere» ha sottolineato: «Ognuno ha il proprio carattere, ma sono preparazione e serietà a fare la differenza. Ci metterò impegno e passione. Questa città e i suoi abitanti meritano un sindaco che lavori a tempo pieno per uno sviluppo vero di Rivarolo».

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