Caso Gurit: sindacati e lavoratori in lotta aperta contro la chiusura
Carlo Giunta della Filctem Cgil: «Continueremo a confrontarci con l’azienda per trovare soluzioni alternative alla chiusura che tengano conto soprattutto della situazione dei lavoratori e delle loro famiglie»

Caso Gurit: sindacati e lavoratori in lotta aperta contro la chiusura
«Gurit Volpiano chiude!»
«Gurit Volpiano chiude! È troppo costosa, dicono… E noi tutti licenziati», si legge in uno dei cartelli di protesta che, lunedì 10 febbraio, i lavoratori dell’azienda di Volpiano hanno esibito durante lo sciopero di otto ore per turno indetto dai sindacati della Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl sotto i portoni dell’Unione industriali di Torino. La decisione del presidio era stata presa giovedì nel corso di un’assemblea con le organizzazioni sindacali, dopo che l’esame congiunto tra i rappresentanti dei lavoratori e i responsabili del sito si era concluso, martedì 4 febbraio, con la conferma della chiusura del sito volpianese e il licenziamento di 56 su 64 lavoratori, oltre a 20 addetti somministrati.
L'incontro
Una volontà che la holding svizzera, decisa a spostare da aprile le sue produzioni in Cina, ha ribadito anche lunedì durante il presidio degli operai, e il secondo incontro tra le parti sociali e il presidente del Consiglio d’amministrazione Daniel Sven Dahlqvist, nonché firmatario della procedura di licenziamento, arrivato appositamente in Italia su richiesta dei sindacati per discutere di «possibili soluzioni».
Il commento
«Con le Rsu abbiamo provato a contestare i licenziamenti» – commenta Carlo Giunta della Filctem Cgil –, ma la Gurit su questo non ha mostrato alcuna apertura. Ci siamo lasciati in modo brusco, ma continueremo a confrontarci con l’azienda per trovare soluzioni alternative alla chiusura che tengano conto soprattutto della situazione dei lavoratori e delle loro famiglie. Speriamo che nel prossimo incontro con i vertici aziendali, fissato per mercoledì 19 febbraio, si possa entrare più nel merito della crisi. Sarà una partita lunga».
L'interrogazione
Intanto, dopo gli appelli del sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli, la palla è passata a Palazzo Lascaris, ma «per la Regione quei lavoratori non esistono», ha dichiarato la capogruppo del Pd Gianna Pentenero presentando un’interrogazione alla Giunta di Alberto Cirio per conoscere “quali iniziative l’attuale Amministrazione regionale intenda adottare per supportare, in questo delicato momento, i lavoratori della Gurit, anche in considerazione del potenziale impatto sociale ed economico derivante della prospettata chiusura dello stabilimento».
L'appello
La consigliera regionale ha sottolineato «la necessità di esplorare tutte le opzioni disponibili» e di «garantire al massimo gli attuali livelli occupazionali per assicurare un futuro dignitoso ai lavoratori e alle famiglie coinvolte. I 56 dipendenti e le sigle sindacali stanno combattendo una battaglia che dobbiamo sostenere. Anche la politica regionale deve sostenere la contrarietà alla decisione dei vertici aziendali. La giunta regionale – conclude – si faccia parte attiva per sostenere il piano delle sigle sindacali che si sono già rese disponibili fin da subito ad aprire un tavolo di confronto per individuare soluzioni alternative alla chiusura».