Il senatore della Lega Cesare Pianasso bacchetta la Regione sulla Canavesana
Pianasso: "grazie anche all’ottimo lavoro dell’assessore Balocco, in cinque anni è retrocessa fino ad essere classificata tra le ultime dieci linee ferroviarie italiane?"
Cesare Pianasso: «La Regione presenta la Carta della qualità del trasporto ferroviario e la Canavesana lascia i pendolari a piedi: farebbe ridere, se non fosse che c’è da piangere»
Cesare Pianasso bacchetta la Regione
Ieri la Regione Piemonte ha presentato la sua Carta della qualità per il trasporto ferroviario, che dovrebbe essere utilizzata per la stesura dei prossimi bandi e contratti che l’Agenzia per la mobilità piemontese stipulerà per l’affidamento del trasporto pubblico locale. Ironia della sorte, sempre ieri, per l’ennesima volta, due corse della Canavesana sono state soppresse per imprecisati motivi tecnici.
Ferrovia Canavesana
«Ci sarebbe da ridere, se non fosse che c’è da piangere – commenta il senatore della Lega Cesare Pianasso – Certamente la stipula della Carta della qualità avrà strappato un sorriso amaro alle centinaia di pendolari canavesani che ogni santo giorno devono sorbirsi disagi di ogni genere. Hanno tutte le ragioni gli utenti di essere arrabbiati e avrebbero tutto il diritto di ricevere il rimborso degli abbonamenti pagati a fronte degli innumerevoli ritardi subiti. Quante ore di lavoro, quante ore di lezione sono state perse per colpa dell’inefficienza di una linea che, grazie anche all’ottimo lavoro dell’assessore Balocco, in cinque anni è retrocessa fino ad essere classificata tra le ultime dieci linee ferroviarie italiane?
Trasporti
«Mi stupisce l’indifferenza completa con cui l’Assessorato regionale ai Trasporti assiste allo stillicidio quotidiano di ritardi e corse cancellate. - commenta Cesare Pianasso - Ormai gli utenti canavesani sono rassegnati di fronte all’immobilismo e all’incapacità della gestione attuale. Ma la prossima Giunta regionale dovrà per prima cosa affrontare il tema dei prezzi e dei rimborsi per chi usa giornalmente l’SFM1: alla luce dei tempi di percorrenza allungati per via della limitazione di velocità a 50 km/h, che si protrarrà chissà fino a quando, è imperativo rivedere al ribasso i costi degli abbonamenti».