Collaboratrice domestica rubava a casa dei clienti: condannata

La donna, una 50enne di Torino, lavorava come "colf" per alcune famiglie di Volpiano e San Benigno Canavese.

Collaboratrice domestica rubava a casa dei clienti: condannata
Pubblicato:
Aggiornato:

Guai giudiziari per una insospettabile collaboratrice domestica, che mentre toglieva la polvere "ripuliva" le case dei clienti arraffando collane d'oro e gioielli.

Collaboratrice domestica rubava a casa dei clienti

Guai giudiziari per una "insospettabile" collaboratrice domestica torinese. Oltre a tenere in ordine le case, le "ripuliva" anche di gioielli e monili. La donna lavorava come "colf" per alcune famiglie di Volpiano e San Benigno Canavese.  È stata condannata con l’accusa di furto ad 11 mesi e 300 euro di multa. Dovrà inoltre farsi carico delle spese processuali. Secondo quanto raccontato dalle parti offese, non costituitesi parte civile nel processo, la 50enne avrebbe rubato in più occasioni beni preziosi mentre era da sola nelle abitazioni. A far scattare la denuncia sono state le vittime, dopo essersi accorti dei furti nelle loro abitazioni.

Le indagini dei carabinieri

La donna, regolarmente assunta come collaboratrice domestica per le pulizie domestiche, una volta compiuti i furti, si era anche recata a Settimo Torinese per vendere la refurtiva. Si tratta infatti di un episodio accaduto nel novembre 2015. I carabinieri di Volpiano hanno dato il via alle indagini a dicembre, riuscendo a risalire facilmente alla donna e confermando così i dubbi delle famiglie derubate dall’imputata. «Attraverso le testimonianze di alcuni negozianti di compro oro di Settimo abbiamo avuto la conferma. La donna, nel giro di pochi giorni dal furto che fece partire la prima denuncia, aveva già venduto ben 9 oggetti d’oro. Parte del materiale era poi stato già lavorato e pertanto non fu possibile sottoporlo a riconoscimento da parte delle famiglie derubate».

La sentenza del Tribunale di Ivrea

Fu grazie alle telecamere di sicurezza e alle foto segnaletiche che i militari dell'Arma della compagnia di Chivasso sono riusciti a risalire alla 50enne collaboratrice domestica "infedele". Il Pubblico Ministero ha così richiesto la condanna ad un anno. La difesa dell'imputata torinese ha richiesto invece il minimo della pena. Non ottenendo il consenso da parte del Giudice che ha optato per una pena più severa.

Seguici sui nostri canali