san francesco al campo

Coltellata dopo l’improvvisa lite: cuoco in manette per tentato omicidio

Raptus al Golf Club di Avigliana, l’arrestato lavora, con la moglie, nel ristorante del Circolo

Coltellata dopo l’improvvisa lite: cuoco in manette per  tentato omicidio
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Coltellata dopo l’improvvisa lite: cuoco in manette per tentato omicidio. L’arrestato lavora, con la moglie, nel ristorante del Circolo.

Coltellata dopo l’improvvisa lite

Accoltellamento al Golf Club di Avigliana nel pomeriggio di venerdì 19 aprile. Arrestato il presunto colpevole, un 52enne di San Francesco al Campo, Paolo Baima, cuoco del ristorante del club. La discussione sarebbe avvenuta durante la consegna di alcuni prodotti e l'aggressione per un raptus di follia. Dovrà ora rispondere di tentato omicidio ai danni di Gabriele Siviero, 41 anni, fornitore del ristorante del Golf Club “Le Fronde”.

La ricostruzione

«L’ho colpito perchè non l’ho riconosciuto...» avrebbe così motivato la sua aggressione agli inquirenti il 52enne, difeso dall’avvocato Marco Pinato, già in cura per problemi psichiatrici, che con la moglie gestisce il locale da parecchi anni. L'episodio, secondo le indagini dei carabinieri della compagnia di Rivoli, sarebbe scaturito da una furiosa discussione durante una consegna di prodotti. Le indagini dei militari dell'Arma sono comunque ancora in corso per fare luce sull'episodio. E' successo al Golf Club “Le Fronde” di via Sant'Agostino ad Avigliana, intorno alle 17 di venerdì 19 aprile. Gabriele Siviero era arrivato al Golf Club per portare vini che servivano al ristorante ma dopo aver parcheggiato il suo furgone all’interno dell’area del circolo accade l’imprevedibile. Paolo Baima avrebbe afferrato un coltellaccio da cucina per poi colpire Siviero al fianco sinistro. Immediatamente sono scattati i soccorsi da parte dei presenti, tra i quali la moglie di Baima, Dopo essere stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Rivoli, il 41enne è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nella mattinata di sabato 20 aprile i medici hanno sciolto la prognosi: l'uomo se la caverà con 30 giorni. Fortunatamente il fendente non ha leso organi vitali.

Proseguono le indagini

La prognosi potrebbe alleggerire la posizione dell’arrestato. Ha spiegato agli organi di stampa l’avvocato Marco Pinato: «Paolo Baima è un “gigante buono” però soffre di una patologia psichiatrica, tenuta sotto controllo grazie a farmaci e visite, ma in certe condizioni stress lo può portare a degli “scatti”...». Al momento resta oscuro il movente della violenta aggressione.

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