Comital e Lamalù: scaduto il bando ma le trattative proseguono
La curatela ha quindi stabilito di dare ai potenziali acquirenti altri dieci giorni di tempo per presentare una proposta irrevocabile di acquisto.

Fumata grigia sul bando per l'acquisto della Comital e Lamalù. La gara di vendita è andata formalmente deserta ma continuano le trattative con un'azienda cinese interessata a rilevare le due ditte. In ballo ci sono un centinaio di posti di lavoro.
Comital e Lamalù bando deserto
Si è svolto ieri un incontro di aggiornamento presso l’assessorato regionale al Lavoro sulla situazione delle aziende Comital e Lamalù di Volpiano, alla presenza dei curatori fallimentari, dei rappresentanti sindacali e delle assessore al Lavoro e alle Attività produttive. Fumata grigissima sul futuro delle due ditte canavesane che complessivamente danno lavoro a oltre 100 dipendenti.
Trattative ad oltranza
I curatori hanno spiegato che il bando di gara per la vendita dei complessi aziendali di Comital e Lamalù, in scadenza il 15 maggio, è andato formalmente deserto. Tuttavia, le trattative con l’azienda cinese interessata a rilevare gli stabilimenti proseguono. La curatela ha quindi stabilito di dare ai potenziali acquirenti altri dieci giorni di tempo per presentare una proposta irrevocabile di acquisto, con l’obiettivo di arrivare entro la fine del mese di giugno a una nuova asta pubblica. L’assessora regionale al Lavoro confida naturalmente, anche se la prudenza è d’obbligo, in un esito positivo della vicenda.
I sindacati
Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Julia Vermena responsabile di Comital e Lamalù per la Fiom-Cgil dichiarano: "Questa vicenda complicata dura da quasi due anni. Nonostante la tenacia dei lavoratori e l'ottenimento della cassa integrazione non è ancora stata trovata una soluzione che permetta di salvaguardare l'occupazione tramite la vendita delle aziende. Ci auguriamo e lavoreremo affinché la trattativa, così come è stato detto nell'incontro, prosegua dando esiti positivi e in breve termine per il futuro dei lavoratori, salvaguardando, oltre all'occupazione, anche una produzione strategica per il sistema industriale del nsotro Paese".